I 27 ministri esteri della Ue hanno concordato di concedere alla Serbia lo status di paese candidato alla Ue. Lo ha annunciato ministro francese Alain Juppé. La decisione formale spetta domani al consiglio affari generali e poi l'ufficializzazione ai capi di stato e di governo della Ue al vertice di giovedì. Lituania e Romania starebbero però frenando a sorpresa il cammino di Belgrado. Vilnius è in collera con la Serbia per aver proposto il suo ministro degli esteri a candidato per la presidenza generale dell'Onu, alla quale la Lituania aspira fortemente. La Romania, invece, chiede più garanzie per il rispetto della minoranza rumena in Serbia. Intanto, attivisti del movimento nazionalista radicale 'Autodeterminazione' hanno inscenato oggi davanti alla sede del governo kosovaro a Pristina una manifestazione di protesta contro l'accordo concluso venerdì scorso a Bruxelles sulle modalità di partecipazione del Kosovo alle riunioni regionali. In quelle sedi, il Kosovo non figura, infatti, come Repubblica. L'intesa con Belgrado prevede che Pristina partecipi ai forum regionali con un cartello recante la sola scritta ' Kosovo', senza dunque alcun riferimento sullo status del territorio autoproclamatosi indipendente.
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