Alla Tomasetti la solidarietà interna
Il Consiglio Direttivo di Banca Centrale conferma piena fiducia alla Presidente Tomasetti. Rispetto alle notizie relative a presunte irregolarità circa la consulenza a Sandro Gozi deliberata dal Consiglio Direttivo il 28 giugno 2018 - si legge nella nota - non vengono rilasciate dichiarazioni pubbliche per il rispetto dovuto al lavoro della magistratura alla quale si manifesta completa fiducia. Banca Centrale conferma, altresì, la sua piena fiducia a Catia Tomasetti, confidando che il lavoro della magistratura possa tempestivamente confermare che BCSM ha sempre operato nel totale rispetto delle norme.
Piena solidarietà alla Presidente arriva da tutti i dipendenti della Banca Centrale. Fin dal suo insediamento, scrivono, Catia Tomasetti si è impegnata con determinazione per il rilancio e il consolidamento del sistema bancario e finanziario e a difesa dell'autorevolezza dell'istituzione e delle nostre professionalità. Nell'esprimere la loro fiducia nell'operato della magistratura, i dipendenti auspicano che quanto emerso possa essere chiarito in tempi celeri, a tutela degli interessati, di Bcsm e nel superiore interesse del Paese.
Il Segretario alle finanze Eva Guidi manifesta “piena fiducia che si possa risolvere la questione nel più breve tempo possibile a beneficio dell'intero sistema sammarinese” mentre Sandro Gozi non intende al momento rilasciare ulteriori interviste. Ricorda però cosa ha fatto per San Marino e il suo rapporto con l'Unione Europea, non ultima la sua presenza a Bruxelles, la scorsa settimana, con il Segretario agli esteri.
L'opposizione si dice sgomenta dalla grande eco mediatica della vicenda: pare che per qualcuno – scrive - sia in corso la partita della vita. Teme le conseguenze in un momento particolarmente delicato, alla vigilia delle importanti decisioni che Banca Centrale deve assumere nei confronti degli istituti bancari e finanziari sammarinesi. La minoranza, compatta, rileva il deciso cambio di rotta di Via del Voltone rispetto alla precedente gestione, a partire dall'allontanamento di Moretti e Mazzeo - suffragato dall'unanimità del Consiglio Direttivo. Tornando a quella che definisce “ la partita della vita di qualcuno”, rimarca con forza che nessun interesse personale deve essere anteposto alla tutela dello Stato e della sua stessa sussistenza. Il fatto che qualcuno, non afferente all'ambiente di Banca Centrale, ieri possa aver spinto il famoso "bottone rosso" in grado di distruggere la reputazione di San Marino – conclude la nota - è un fatto evidente, rilevante ed allarmante.