Alleanza Popolare spinge per un governo di svolta. Un esecutivo rivisitato, rispetto a quello in carica, un Congresso di emergenza, di scopo, in grado di affrontare questa fase critica, aperta dopo le dimissioni del Segretario di Stato alle Finanze, Claudio Felici, ma anche dopo le operazioni giudiziarie e le rivelazioni di alcuni indagati. “Le dimissioni di Felici non bastano, per quanto apprezzabili”, tuona Alleanza Popolare che evidenzia come la questione morale richieda una sincera assunzione di responsabilità e una precisa autocritica da parte dei maggiori partiti, circa i comportamenti indebiti degli anni passati. AP punta il dito sugli oltre venti politici, lambiti a vario titolo dalla bufera giudiziaria, che hanno contribuito ad alimentare quel sistema che ricorda di aver sempre combattuto e denunciato e chiede una risposta forte, lontana dalle vecchie logiche politiche. Di qui la proposta di un governo a tempo, con pochi Segretari di Stato, capace di farsi carico dei problemi più urgenti, come quelli che riguardano l'economia, la finanza e l'occupazione. Concluso questo compito, si vada – afferma AP – alle elezioni anticipate. Una proposta che arriverà sul tavolo della maggioranza nel primo pomeriggio, quando a riunirsi saranno le quattro forze della coalizione. Un confronto che si annuncia piuttosto sostenuto, dal quale dovrà uscire una soluzione condivisa e risolutiva. Riunioni previste anche in casa PSD, dove si deve decidere il sostituto di Felici a Palazzo Begni. Alle 17 se ne parlerà nel gruppo consiliare, e alle 18 nella direzione. Due momenti di dibattito interno al partito, dai quali dovrà uscire il nome del nuovo responsabile politico delle Finanze.
Sergio Barducci
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