Il primo Congresso nei primi mesi del 2024 e una nuova sede in via del Bando: Alleanza Riformista va avanti nel suo progetto, forte di numerose adesioni, fra cui tanti giovani che - afferma Giorgio Felici - “vogliono dare il loro contributo in maniera concreta”. Tra i temi prioritari contratto pa, Accordo Ue e interventi “non a pioggia” per rispondere ai bisogni di chi è davvero in difficoltà. “È il momento dei grandi sforzi”, commenta Rossano Fabbri. Sull'accordo di associazione “fondamentale il coinvolgimento di imprese e cittadini, per un'informazione corretta e consapevole”.
La sfida europea è per Gian Nicola Berti “una svolta epocale”, una prova di responsabilità, per “smettere di pensare come ottenere benefici alle spalle degli altri ma valorizzando le proprie capacità”. Sul percorso di associazione crede ci sia “un errore di fondo, quando qualcuno pensa che dall'Accordo possano arrivare dei vantaggi. La realtà è l'altra faccia della medaglia: il percorso di non associazione all'UE porterà infiniti svantaggi e problemi a tutti i cittadini e alle imprese, perché è evidente che in un sistema integrato quale quello europeo, avere un buco nero all'interno dove c'è chi non riconosce le stesse regole, finisce per essere un qualcosa che verrà emarginato, e questo significa relegare San Marino in fondo al sistema europeo. Non credo che sia nell'interesse dei sammarinesi”.
Parla poi del contratto del pubblico impiego. L'obiettivo è garantire standard qualitativi in linea con gli altri paesi europei. Da qui la valutazione di merito. Sul contestato allegato 2, parla di strumentalizzazioni politiche. “Con il sindacato – spiega Berti - abbiamo cercato prima di tutto di fare gli interessi della buona qualità della scuola sammarinese e al tempo stesso di privilegiare quegli insegnanti che effettivamente sono in grado di esprimere merito. Da questo punto di vista credo che il passaggio in avanti fosse estremamente importante, nel senso che si sottraeva alla discrezionalità e al clientelismo politico la possibilità di assumere persone per rimetterla invece alla qualità, individuando strumenti di arruolamento a tempo indeterminato degli insegnanti più meritevoli. Dispiace anche aver letto notizie assolutamente false, come quelle di non considerare i periodi di maternità e malattia. L'allegato 2 era un modo per renderci più in linea con processi di valutazione in altri paesi con cui ci dovremo confrontare nella sfida europea. Credo che il contratto andrà avanti comunque, così come gli approfondimenti con il sindacato per cercare una soluzione che possa evitare di utilizzare sempre il clientelismo per stabilizzare le persone dopo 8, 10 anni di precariato. Non è giusto”.
Riguardo ai recenti movimenti politici che hanno visto l'unione di Libera e PS, “positiva la semplificazione” – commenta Fabbri - “ma a patto di convergenze su temi dirimenti come l'associazione all'Unione Europea. Altrimenti è solo un'operazione elettorale per fare numero. Sul fatto – chiosa - che la simbiosi sia nata dopo soli 20 giorni dalla chiusura dell'aggregazione socialista, da cittadino qualche domanda me la faccio”. Alleanza Riformista, dal canto suo, guarda ad “una soluzione di continuità”; “sta molto bene in questa maggioranza” – dice Berti. “Una maggioranza che ha un grosso difetto: non è capace a comunicare, l'unico elemento dove obiettivamente non si lavora alacremente. Prima delle elezioni avremo modo di riflettere con i cittadini su quanto fatto in questi anni. Credo che il risultato sia ampiamente positivo e anzi meriti la possibilità di continuare in certe politiche che possono essere utili al paese e ai suoi cittadini”.
Nel servizio l'intervista a Gian Nicola Berti