Alternanza e riforma elettorale al centro del Consiglio PSD
Il Parlamentino si e’ espresso unanimemente sulla necessità di agire verso la democrazia dell’alternanza, ma una forte maggioranza ha sostenuto che non ci sono le condizioni al momento, l’ azione dunque e’ rimandata a momenti migliori. Un ulteriore rinvio dunque che non ha fatto troppo piacere agli esponenti di Zona Franca. Alla vigilia infatti avevano minacciato il distacco dal partito. 'Non c’e’ stato – dice Francesca Michelotti – alcun tentativo di misurarsi sui contenuti politici delle nostre richieste. Nel documento inoltre il dialogo sulla riforma elettorale e’ aperto a tutte le forze politiche, lasciando intendere la riproposizione di un governo dei due partiti di maggioranza. Il forte richiamo a zona franca - ha aggiunto la Michelotti – lascia intendere futuri rancori'. I commenti alla fuoriuscita dei Consiglieri Volpinari, Rattini e Bollini, fanno pensare che non ci sia desiderio di recuperare il rapporto con loro, il che significa l’indebolimento della sinistra. Valutazioni ridimensionate dal presidente del partito: 'il documento al quale stiamo lavorando – afferma Giuseppe Morganti – traccia già la strada verso la riforma elettorale, l’intento e’ costruirla da subito con le altre forze politiche. Siamo stati attenti anche ai tre fuoriusciti, non mettendo paletti insormontabili per il futuro'. Tutto ora e’ sospeso, in attesa della prossima riunione del parlamentino, dopodiché la corrente interna al PSd deciderà quali azioni interprendere.
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