La flessibilità è una cosa, la precarietà un’altra. Il tema del lavoro e della sua connotazione futura ha segnato la serata di confronto voluta da Alternativa Giovanile, il gruppo giovanile di Alleanza Popolare. Un dibattito partecipato nel quale si è messo sotto esame anche lo sviluppo economico del paese e le scelte compiute in materia. Critica l’analisi di AP sul modello economico che si è affermato sul Titano negli ultimi 15 anni: “Non ha tenuto conto – ha affermato Fernando Bindi – della scolarizzazione dei giovani sammarinesi; nessuno si illuda – ha aggiunto – che il motore di sviluppo possa essere solo quello della finanza”. “I diretti concorrenti della Repubblica – ha sottolineato Paolo Figini, professore di Politica Economica dell’Università di Bologna – sono i paesi ad avanzato livello tecnologico, n certo la Cina: è con questi che si devono fare i conti”. Della nuova legge sul mercato del lavoro e delle linee di sviluppo economico hanno parlato i Segretari di Stato Andreoli e Mularoni, mentre sindacati ed industriali uniti nelle critiche sulla nuova normativa ma divisi sulle ragioni: gli imprenditori trovano ancora insufficiente la flessibilità introdotta, la CSDL la ritiene invece eccessiva e mettono in guardia sul rischio di trasformazione in precarietà.
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