Conto alla rovescia verso le elezioni amministrative. In Italia, il tour de force elettorale coinvolge sabato e domenica i comuni, con il rinnovo di sindaci e consigli in oltre 3700 municipi (di cui sei sono capoluoghi di Regione). Urne aperte anche per le Regionali in Piemonte. Un weekend elettorale che coinvolgerà potenzialmente 51,7 milioni di italiani. Non sempre è ammesso il voto disgiunto, che permette di votare per un partito e un candidato non collegato: è infatti accettato solo nelle elezioni per le città sopra i 15 mila abitanti e per la Regione.
Oltre due milioni di elettori solo in Emilia-Romagna, per il rinnovo dei sindaci e dei consigli in 226 Comuni. Si vota in cinque capoluoghi di provincia (Modena, Reggio Emilia, Forlì, Cesena e Ferrara) e in altri 30 Comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti, ovvero quelli in cui, nel caso nessun candidato riesca a raggiungere il 50% dei voti al primo turno, si renderà necessario un ballottaggio. Negli altri 191 Comuni più piccoli, invece, il turno è unico e sarà eletto sindaco il candidato che prenderà il maggior numero di voti indipendentemente dalla percentuale.
A San Marino, intanto, il Comites interviene sulla defezione ai seggi, 133 tra scrutatori e presidenti hanno rinunciato all'incarico: "Ci rammarichiamo del fatto che non possiamo dare il nostro contributo. Per ricoprire tali incarichi, la Legge elettorale prevede che occorra essere elettori iscritti nelle liste elettorali, ovvero cittadini sammarinesi - commenta il presidente Alessandro Amadei - Quindi di fatto siamo esclusi sia dal voto sia attivo che passivo, che anche dalla partecipazione alle operazioni elettorali, che potrebbe invece essere un servizio che noi italiani residenti potremmo dare alla comunità".