"Stiamo lavorando". Così il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, ha risposto in mattinata ai giornalisti che gli chiedevano quando avrebbe sciolto la riserva. Resta infatti in bilico la costituzione del nuovo governo dopo che, nella giornata di ieri, il presidente del consiglio incaricato è salito al Quirinale da Sergio Mattarella, ma senza lista dei ministri. L'incontro non ha fatto registrare alcun passo in avanti sulla nomina di Paolo Savona al dicastero dell'Economia. "Sono davvero arrabbiato", ha commentato in serata Matteo Salvini molto infastidito anche dai commenti della stampa estera sulla situazione Italiana. "Giornali e politici tedeschi insultano: italiani mendicanti, fannulloni, evasori fiscali, scrocconi e ingrati. E noi dovremmo scegliere un ministro dell'Economia che vada bene a loro? No, grazie! Ha scritto il leader della Lega su Twitter replicando alla stampa tedesca. Ieri infine lo spread ha toccato quota 215. E Moody's avverte l'Italia, sotto osservazione il rating 'Baa2' per un possibile downgrade. Su Facebook sono arrivate a riguardo anche le parole, pungenti, di Matteo Renzi: "Lo spread sale ai massimi dal 2013, non pensate che sia una notizia tecnica perché purtroppo riguarda la nostra vita. Il responsabile di questo ha sempre un nome, in questo caso due cognomi: Salvini e Di Maio".
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