Dalla sede del PSD, il Segretario Paride Andreoli ribatte alle voci di maggioranza sul punto di rottura. “Con la legge obiettivo abbiamo raggiunto un grande traguardo – prosegue – e trovato la condivisione tra le 4 forze di maggioranza. Il problema non è legato alle residenze, ma alla necessità di dotare il Governo di strumenti per agire con incisività e ottenere così il consenso della gente”. Sulle residenze a questo punto è questione di numeri e lunedì sarà formalizzato lo studio appositamente predisposto per conoscere numero e modalità di quelle concesse finora. Sul territorio pesano quegli 8.000 appartamenti sfitti su un totale di 16mila. Lunedì pomeriggio intanto, PSD, AP, SU e DdC torneranno a riunirsi per un confronto prettamente politico. Ognuno metterà in campo quello che ritiene più opportuno. Infatti dopo aver limato le asperità della legge obiettivo il confronto si sposta su tenuta della coalizione e suo allargamento. Anche in questa ipotesi le posizioni sono al momento divise, c’è chi è favorevole e chi contrario. Sinistra Unita non fa mistero della volontà di subordinare eventuali futuri accordi alla realizzazione degli obiettivi: “Puntiamo a veder realizzate le leggi antiriciclaggio, giusto processo, vigilanza e scuola; provvedimenti – fa notare il coordinatore Roberto Tamagnini – che dimostrano quanto fatto proprio da SU”.
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