Ieri Sinistra Unita tornava a esprimere dubbi sull’installazione delle antenne senza adeguata e preventiva informazione, ritenendo utile proseguire il confronto con la popolazione, ma allo stesso tempo ipotizzando di non procedere all’installazione dei ponti radio finchè non fosse ragionevolmente assodata la non nocività per le persone. Ora anche Alleanza Popolare chiede una pausa di riflessione. Il coordinamento ha riconfermato le ampie riserve già espresse sull’opportunità e sulle modalità della concessione, effettuata dal congresso di stato nel 2005, e la successiva costituzione della società di gestione con autorizzazione a installare tali strumenti, con delibera del maggio 2006. Ap rileva anche una carenza di informazione, ampia e documentata, che avrebbe dovuto essere attuata prima di procedere ad atti sul territorio. Per il coordinamento sono legittime le preoccupazioni espresse da una consistente parte dei cittadini sui possibili danni alla salute. Invita, dunque, a una pausa "che consenta di riprendere il filo del dialogo per coniugare gli strumenti della modernità con il diritto alla salute". Critica poi, in questo contesto, "le dichiarazioni miserevoli e strumentali di un consigliere democristiano: sostenitore nel 2005 e nel 2006 degli atti che hanno generato l’attuale disagio e oggi, disinvolto censore di chi deve darne attuazione". Sull’attuale situazione politica Alleanza Popolare chiede di dare concreto compimento agli impegni di programma circa la concessione dei giochi della sorte e di arrivare alla riforma della legge elettorale. Sono le priorità per il partito e non devono subire inutili rallentamenti che indebolirebbero la credibilità della maggioranza, lasciando spazio alle strumentalizzazioni già in atto. Infine, riconferma la fiducia nell’azione politica del Governo, tanto più efficace qualto maggiori saranno linearità e trasparenza.
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