Il giudizio di Ap sulla finanziaria è negativo. Le prime critiche arrivano dal coordinatore Roberto Giorgetti secondo il quale a pochi giorni dalla seconda lettura in Consiglio, il testo non è ancora completo e, aldilà del confronto ancora aperto con i sindacati e le categorie economiche, anche nella maggioranza il dibattito è in corso. Il Governo quindi continua a improvvisare, aggiunge, e sta per varare una finanziaria che di fatto è una pura elaborazione contabile. Anche il capogruppo Tito Masi non usa mezze misure: il contenuto della manovra non fa che confermare il fallimento del Governo, dice, ed elenca i punti piu contestati da AP. Primo il pareggio di bilancio che Masi definisce fittizio perché l’ISS chiude con un forte disavanzo e non si prevede alcun ripianamento. Come se non bastasse, prosegue, per far quadrare i conti i 6 milioni di euro di passivo dell’Istituto non compaiono nella manovra che invece conteggia gli attivi dell’Azienda dei servizi e della centrale del latte. Vengono inoltre rinviati i pagamenti per la costruzione dle nuovo centro uffici dei Tavolucci, pagamenti che dovevano iniziare nel 2005, e che ricompaiono nei dati previsionali del 2006 e 2007, anni in cui i bilanci tornano in rosso. Secondo punto. Manca un piano di risanamento e non si prevedono interventi organici per contenere la spesa. Terzo: non sono previsti interventi per lo sviluppo. La ricetta di Ap per pareggiare i conti? Diminuire del 3% le spese correnti e liberare risorse importanti da trasferire a nuove inizitive economiche. Lo Stato, conclude Masi, deve tornare ad investire nelle infrastrutture, negli interventi per rilanciare l’economia che ha bisogno di nuove iniziative.
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