Un no deciso alla riedizione del Governo straordinario e subito la riforma della legge elettorale. Questi i punti irrinunciabili per Alleanza Popolare, che ha cercato e trovato anche il sostegno di 'Noi sammarinesi', Popolari, Nuovo Partito Socialista e Sinistra Unita. “Non possiamo più permetterci tornate elettorali come quest’ultima – sostiene Roberto Giorgetti – con un indegno voto di scambio interno ed estero. E dobbiamo anche uscire dall’ambiguità. Per tutta la campagna elettorale la Dc ha spergiurato di non voler mai più riproporre l’alleanza col Psd, e a sole 48 ore dal voto il suo segretario ha detto l’esatto opposto. E’ una vera presa in giro”, conclude. Per Tito Masi, attualmente, sul tavolo vi è un’unica proposta per la formazione del prossimo esecutivo, ed è quella fatta dalla Dc, che Ap ha deciso di contrastare con ogni mezzo. Come lei la pensano anche le altre forze politiche incontrate. Non ci sono stati confronti con Alleanza Nazionale e Sammarinesi per la Libertà: “Hanno sposato la linea della Dc – fa notare Masi – e poi è difficile parlare con chi ti querela”. Le alternative al governo tra Dc e Psd ci sono, assicura Ap. “I numeri per una maggioranza solida non mancano, ed altre forze potrebbero appoggiare alcuni temi importanti, oltre alla nuova legge elettorale, anche le riforme istituzionali – elenca ancora Masi – ed una seria politica estera per recuperare il deteriorato rapporto con l’Italia, prova ne sia le ultime iniziative della Finanza. Ora tocca al Psd – conclude – fare la sua scelta”.
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