AP e NPS: 'No alla riedizione del Governo straordinario'
'Non saremo disponibili ad entrare in un eventuale nuovo governo che rappresenti la continuità con l’attuale maggioranza'. Alleanza Popolare e Nuovo Partito Socialista prendono le distanze da un possibile coinvolgimento in quella che definiscono la riedizione del governo straordinario, come pure da un prossimo esecutivo che si basi su un accordo fra DC e PSD o comunque, aggiungono, sull’asse che ne ha condizionato l’azione in questi anni. 'La nostra però – ci tengono a precisare – non è una candidatura comune, non un fidanzamento politico, solo la presa d’atto della condivisione di giudizi negativi sulla compagine governativa, visioni del futuro, progetti e impostazioni politiche. Un feeling – spiegano – naturale, che si è manifestato senza la sottoscrizione preventiva di accordi; una identità di vedute evidenziata anche nell’attività consiliare e nell’analisi politica'. La eventuale riedizione del quadro politico attuale li preoccupa molto, considerato il giudizio negativo che insieme danno dell’operato del Governo Straordinario. Una pagina che considerano negativa e che auspicano si possa chiudere. 'Non siamo disponibili a soluzioni di questo tipo – affermano – non andremo al governo ad ogni costo, anche se confessano che nessuno apertamente glielo ha chiesto. Mettiamo le mani avanti – spiegano – nella consapevolezza che le due forze di maggioranza perderanno consenso e dopo il 4 giugno saranno costrette a ricercare fiancheggiatori. Noi – aggiungono – non ci saremo. Questo però non significa che i due partiti, singolarmente, non possano valutare eventuali collaborazioni, che non siano disposti a discuterne, ma solo – precisano – se basate su contenuti e programmi, e non a fianco di DC e PSD'. Alleanza Popolare e Nuovo Partito Socialista ribadiscono la necessità di adottare una riforma della legge elettorale che affermi il sistema dell’alternanza, valorizzi il voto dei cittadini, renda possibili governo di legislatura. 'Quella a cui abbiamo assistito al tavolo del confronto – dichiarano – è una commedia. DC e PSD fanno finta che ci possa essere un accordo nonostante le divergenze, i Socialisti e Democratici fanno finta di non vedere che si può trovare una maggioranza trasversale'.
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