Le difficoltà della coalizione – per Ap - sono legate al dissenso espresso da alcuni consiglieri della maggioranza e alla presenza anche al suo interno di un consistente gruppo di franchi tiratori. In una risoluzione il partito non ritiene che le attuali difficoltà siano riconducibili ad un'azione non adeguata del Governo. Preso atto, però, che non esistono i numeri per le elezioni anticipate, scelta che Ap aveva rilanciato con gli alleati, il coordinamento valuta positivamente la volontà di dare continuità a rilanciare l’azione di Governo e della Maggioranza di centro sinistra. Rilancio che passa attraverso il chiaro e forte impegno del governo a dare attuazione al programma concordato, e allo stesso tempo l’impegno di Psd, Ap, Su e DdC a trasformare la maggioranza in una coalizione politica, aperta alla partecipazione di altri soggetti e basata sugli obiettivi da perseguire. Il documento individua poi le priorità: che passano da un nuovo strumento di pianificazione territoriale, alla legge su residenze e soggiorni, il completamento della riforma previdenziale, il giusto processo, la conclusione degli accordi con l’Italia, le scelte in materia di giochi, il piano di sviluppo sulla base di McKinsey e Ambrosetti, la riforma PA e quella fiscale.
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