E’ una DC che si confronta sul futuro, sulle traiettorie di sviluppo e che si interroga sui temi più importanti e su come la propria base li interpreta. Per la prima volta ai partecipanti alla conferenza programmatica è stato consegnato un questionario. Un formulario per conoscere orientamenti, opinioni, suggerimenti del popolo democristiano, 'per costruire insieme – ha spiegato il segretario, Pier Marino Menicucci – un programma che rispecchi il più possibile le aspirazioni della base DC. E l’invito alla riflessione, ad una analisi approfondita, arriva dal Presidente, Edda Ceccoli, che ha messo l’accento su una serie di questioni pregnanti. 'Dobbiamo innanzitutto - ha detto - verificare la rispondenza del nostro operare in politica ai nostri principi ispiratori'. Per Edda Ceccoli vanno approfonditi i temi della famiglia, l’integrazione dei nuovi nuclei nel tessuto sociale sammarinese, la moralità della politica. 'Noi siamo il vero partito popolare – gli ha fatto eco il Presidente del Gruppo Consigliare Claudio Podeschi – e di questo ruolo esclusivo dobbiamo riappropriarci. Non basta - ha aggiunto - assumerne il nome e 60 anni di storia hanno dimostrato quanto la DC sia il partito della gente'. Podeschi rigetta l’etichetta di partito conservatore, che giudica superficiale. “I grandi interventi di modernizzazione – ha detto – ci hanno sempre visto protagonisti. Essere conservatore – ha aggiunto – non significa non cambiare nulla, ma gestire con responsabilità l’innovazione. Non si deve cambiare tutto per il gusto di cambiare, ma si devono rivedere le cose che non vanno, mantenendo invece fermi gli aspetti positivi del nostro sistema”. Fra i punti strategici Podeschi indica l’Istruzione e la formazione dei giovani, il sostegno agli anziani per combattere la solitudine, ma anche la capacità di ridare fiducia e speranza al paese. “Fino ad ora – ha detto – abbiamo mandato segnali negativi, con i dissesti di bilancio e altri problemi, oggi, con i risultati raggiunti con impegno e senso di responsabilità, unitamente ad interventi legislativi necessari, siamo in grado di dare messaggi di maggior serenità e opportunità di crescita. E’ su questi – ha concluso – che dobbiamo insistere”. Un dibattito lungo ed approfondito, quella che la DC ha avviato, per indicare la strada da seguire in campo economico, sociale, del territorio, della politica estera, della comunicazione, della società. In discussione le tesi di dibattito elaborate dei gruppi di lavoro incaricati, che contribuiranno a formare l’impegno politico democristiano dei prossimi anni.
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