Aperta con un messaggio della Reggenza la sessione consigliare della legge elettorale
Il Segretario di Stato per gli Affari Interni, Valeria Ciavatta, ha messo in evidenza, fra i punti qualificanti della legge anche il criterio dello sbarramento, che la maggioranza proporrà. "Si tratta – ha detto – di uno strumento che serve per favorire l’aggregazione della rappresentanza politica. Ritengo – ha detto – ci sia in generale una tensione positiva ed utile a vincere una frammentazione che non aiuta la stabilità".
Un dibattito che terrà impegnata l’aula per le quattro giornate di lavori: sono 60 i consiglieri iscritti a parlare.
Nel comma comunicazioni, il consigliere di Noi Sammarinesi, Marco Arzilli ha contestato il tono della risposta ottenuta ad una sua interrogazione, definendola “offensiva, lesiva e poco rispettosa del ruolo dei consiglieri”. La Reggenza ha sottolineato che anche la forma ha importanza e dato la disponibilità ad approfondire l’argomento.
Sono stati ancora i giochi ad occupare buona parte della prima fase parlamentare. Il consigliere del Pdcs, Claudio Podeschi, ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno sulla Cogetech, la società partner di minoranza dello Stato: a suo dire, non avrebbe inserito nel proprio bilancio il debito che deve allo Stato italiano.
Il capogruppo democristiano, Loris Francini, ha reiterato la richiesta, a nome dell’opposizione, di inserire un comma specifico nei prossimi ordini del giorno del Consiglio, che affronti con un apposito dibattito la questione dei giochi. “A maggior ragione – ha fatto notare – perché la maggioranza lo rifiuta da tempo, ma poi invia volantini in tutte le case per puntualizzare la propria posizione”.
I consiglieri del Pdcs Federico Bartoletti e Claudio Muccioli, dei Popolari Romeo Morri e di Noi sammarinesi Marco Arzilli, hanno poi presentato un ordine del giorno per chiedere un dibattito sulla ricerca scientifica, con particolare attenzione alla ricerca dedicata alle cellule staminali.
Scondo il consigliere Bartoletti, in particolare, vista la presenza di operatori pubblici e privati a San Marino, è urgentissimo dare seguito agli adempimenti già previsti dalla legge e non, per dotare lo Stato di opportuni strumenti di controllo.
E sull’Iss la Democrazia Cristiana ha presentato un suo ordine del giorno, chiedendo un dibattito in merito e facendosi promotore “della forte preoccupazione che è presente fra i nostri cittadini in merito ai servizi erogati dall’Istituto per la Sicurezza Sociale, visto il problema ormai irrisolto della carenza di personale infermieristico e la preoccupante situazione in cui si trovano diversi servizi e reparti dell’ospedale, primo fra tutti il reparto chirurgia”.