Una legge che divide, prima ancora di approdare in aula. Frutto del confronto di mesi. Divide i partiti, divide le associazioni di categoria - tre di loro saranno giovedì sul Pianello per chiedere più considerazione - divide i sindacati: uno più morbido, l’altro più critico. Una legge con un bilancio di previsione per il 2006 che prevede più di 576 milioni di euro in entrata e in uscita. La spesa più imponente è relativa al bilancio dell’Istituto Sicurezza Sociale, al quale la manovra destina quasi 50 milioni di euro, quale fondo di dotazione per l’assistenza sanitaria. Leggendo tra i 50 articoli, a un milione e 700 mila euro ammontano i contributi ai gruppi consiliari, 25 milioni di euro invece per l’edilizia sovvenzionata, 4 milioni sono destinati a incentivare la ricerca scientifica, 1 milione e mezzo di euro nel fondo per interventi di perequazione previdenziale e per le politiche a sostegno dei nuclei familiari. La legge di bilancio prevede anche fondi per le Giunte di Castello, imposte speciali di bollo sui servizi di agenzia, di rappresentanza e commercio, crediti di imposta per assunzioni di lavoratori dipendenti e – tra gli altri – uno stanziamento straordinario per la promozione del sistema economico. E veniamo al capitolo commercio e turismo: previsti 1 milione e mezzo di euro all’anno per tre anni, ma legati agli interventi di riqualificazione dei due settori.
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