Approvata all'unananimità la mozione conclusiva del Congresso DC

Approvata all'unananimità la mozione conclusiva del Congresso DC.
Una mozione finale approvata all’unanimità. Un documento che esorta gli aderenti a lavorare con spirito di servizio e senso di unità, perché la Dc possa confermare il suo ruolo di partito di maggioranza relativa. Alla nuova dirigenza il compito di mettere in campo iniziative per valorizzare le Sezioni e rilanciare l’azione del partito in risposta alle sfide che impongono la situazione politica e sociale. Importante – si legge nel testo adottato – riconfermare i tratti essenziali che fanno riferimento al popolarismo del cattolicesimo democratico e cioè la dottrina sociale della Chiesa: la difesa della vita, la centralità della persona e della famiglia, la solidarietà e la sussidiarietà. Temi centrali che devono segnare l’azione futura della DC. Sul fronte politico il Congresso invita la nuova dirigenza a rafforzare la collaborazione con Nuovo Partito Socialista, Noi Sammarinesi, Popolari, Sammarinesi per la Libertà e Alleanza Nazionale, per definire una piattaforma che costituisca la base per una nuova aggregazione politica, che si ponga come alternanza all’attuale maggioranza. Il nostro impegno in questo scorcio di legislatura – scrive la mozione finale- ha favorito la costituzione di un’opposizione decisa a giocare un proprio ruolo e pronta a candidarsi alla guida del paese. Confuso e disorientato viene definito il quadro politico di maggioranza mentre vengono confermate le critiche verso i quattro autosospesi, la cui scelta viene contestata accusandoli di un’azione di sostegno alla maggioranza, anche se nei loro confronti si mantiene aperta la porta per un dialogo che superi le divergenze. Attenzione viene destinata ad Alleanza Popolare alla quale si imputa un atteggiamento di contrapposizione all’azione politica democristiana. AP però – si legge nel documento finale- non potrà non confrontarsi con le affinità ideali e di programma con l’area che la Dc è impegnata a costruire. Severo il giudizio sul Partito dei Socialisti e dei Democratici la cui azione politica viene ritenuta alternativa a quella democristiana in conseguenza – si legge - del prevalere di posizioni radicali e massimaliste insieme ad un forte legame con Sinistra Unita. La Dc ritiene difficile, con il PSD, il quel confronto necessario sulle grandi questioni. Il documento finale contiene anche una riflessione sulla riforma elettorale, per la quale si ritiene doversi operare con cautela, evitando di introdurre meccanismi che stravolgano e snaturino il sistema proporzionale. La Dc intende favorire il riavvicinamento di forze politiche omogenee per costituire una maggioranza coesa e non prigioniera di mediazioni su scelte fondamentali. Grande apertura infine ai giovani, che vengono incoraggiati ad occupare quegli spazi che gli spettano

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