Approvate le riforme istituzionali: cosa cambia
Ma al di là delle nuove attribuzioni, l’intervento di riforma, spiegano i vertici della maggioranza, considerata l’alta condivisione registrata, 'consente di ritrovare un rapporto di fiducia nelle istituzioni che le turbolenze di inizio legislatura avevano minato. Le due forze della coalizioni hanno trovato quella auspicata capacità politica di rinnovamento, in quella dialettica democratica sottolineata come la grande ricchezza del Paese'.
Non hanno partecipato al voto i rappresentanti di Sinistra Unita, usciti dall’aula per protesta e seguiti per solidarietà dal Nuovo Partito Socialista. Rientrati gli esponenti di Alleanza Popolare che hanno continuato a manifestare il loro dissenso. La riforma entra in vigore in larga misura con la prossima legislatura, ad eccezione di alcuni punti importanti, come le norme sul regime dell’ordinaria amministrazione e l’autonomia della PA, che saranno efficaci da subito.