Approvato dal Consiglio l’odg del Patto sulla necessità di rinnovamento della Consulta
Passa con 32 voti a favore e 22 contrari l’ordine del giorno del Patto che sulla base dei contenuti della risoluzione conclusiva di ottobre, conferma la validità della Consulta quale strumento privilegiato di raccordo con i sammarinesi all’estero. Ma a trent’anni dalla sua istituzione, a farsi strada è soprattutto la necessità di rinnovamento: adeguarne cioè l’operatività alle mutate condizioni sociali e politiche del Paese. Pertanto il Consiglio Grande e Generale ha affidato alla Segreteria di Stato per gli Affari Esteri il compito di predisporre le modifiche più opportune affinché la Consulta possa continuare ad esercitare le funzioni per cui è nata. “In primo luogo – commenta la Presidente della Consulta, Anna Maria Neri Ceccoli – ci fa piacere che il Consiglio abbia discusso la nostra risoluzione conclusiva. Apprezziamo l’odg del Patto, anche se lascia alcune questioni aperte: non menziona infatti la possibilità che la Consulta, oggi “organismo”, possa tornare ad avere lo status di “organo” come quando fu istituita nel 1979 con apposita legge, riappropriandosi quindi di facoltà decisionali ora venute meno (con le modifiche alla legge apportate nel 1997). Si parla poi di discutere le modifiche direttamente con l’Ufficio di Presidenza della Consulta: “Ci auguriamo – aggiunge la Neri Ceccoli – che si possano concretizzare in tempi brevi. Ma la nostra gratitudine – conclude – va anche al Psrs e al Psd che hanno presentato due ordini del giorno con proposte più tangibili a favore del ripristino delle prerogative iniziali della Consulta, anche se respinti dall’Aula”.
Silvia Pelliccioni
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