L'Arengo raddoppia!
Le serate, fino ad ora molto partecipate, servono da una parte ad informare su cosa è stato l'Arengo, su cosa è necessario fare affinché l'assemblea dell'Arengo venga ufficialmente riconosciuta, e il motivo per cui crediamo che solo una mobilitazione della cittadinanza possa togliere il paese dalle secche rappresentate da una politica che non dà risposte ai problemi di tutti i giorni, che naviga a vista sperando di non venir assalita da altri scandali giudiziari, e che oramai opera a titolo personale, nella più totale discrezionalità, essendosi arroccata in un fortino inaccessibile dove nessun cittadino può conoscere o incidere sulle scelte prese.
Va riformato il modo di funzionamento del Congresso di Stato, vero e proprio buco nero all'interno delle istituzioni, e va nuovamente concesso alla popolazione il modo di incidere sulle scelte del paese.
Decisioni partecipate, coinvolgimento con democrazia diretta, controllo sui lavori istituzionali, regole di accesso alle istituzioni, rispetto delle decisioni sovrane prese dalla popolazione.
Tutto questo il governo non lo farà autonomamente, e una popolazione civile e democratica non può vivere nella speranza che i prossimi siano un po' meglio, e che avendo un buon cuore mettano fine alla autoreferenzialità delle istituzioni.
Urge stabilire regole chiare e sanzioni certe per chi le trasgredisce, e questo può farlo solo il popolo, costringendo la classe politica ad accettarle volente o nolente.
Ogni cittadina e cittadino, di ogni colore e fede, è parte dell'Arengo.
In queste prime serate stiamo raccogliendo idee, proposte e adesioni per l'organizzazione delle fasi successive dell'Arengo.
Sono già diverse decine i cittadini che stanno collaborando all'organizzazione dei lavori.
Il periodo storico richiede una riaffermazione della democrazia in questo martoriato paese: non chiederti se è conveniente o meno partecipare. Chiediti se vuoi che in questo paese viga un sistema democratico, di cui oggi siamo sprovvisti (non c'è democrazia senza il potere del popolo di controllare, bloccare, cambiare le decisioni politiche).
Lo stravolgimento dell'esito dei referendum in cui 11.000 cittadini hanno indicato la strada da percorrere, di cui in alcun modo la politica ha tenuto conto, è il segnale che non ci sono altri modi per cambiare rotta che questo.
San Marino non ha molto tempo per rimettersi in carreggiata.
L'Arengo, cioè ognuno di noi, è l'unica speranza di cambiare rotta.
Sei decisivo, tu come ogni cittadino. Lo sai tu, lo sappiamo noi... dobbiamo fare in modo che anche i politici se ne rendano conto una volta per tutte!
Ci vediamo lunedì 16 a Chiesanuova e San Marino Città. È solo l'inizio!
Arengo libera tutti!"
comunicato stampa