L'Arengo riformista dice no a "fantomatici esperti". I tecnici della democrazia sono i politici
Il tavolo riformista sceglie la data dell'Arengo e decide di chiudere domani mattina, alla sala Montelupo di Domagano, la seconda fase del progetto - che ha come obiettivo la ricomposizione della sinistra sammarinese - lanciato un anno fa dal Psd. Vogliamo dare più forza alle idee, sottolinea Marina Lazzarini. Per questo si parte dai contenuti, forti di una base ideale comune. 4 gruppi di lavoro, che si rifanno ai temi delle 4 commissioni consiliari, hanno definito il percorso per risollevare il Paese. Gli indicatori economici fanno ben sperare ma, rimarca il segretario del Psd, c'è ancora molta strada da fare. Non vogliamo prendere in giro le persone con il libro dei sogni, rimarca il coordinatore di Sinistra Unita Vanessa D'Ambrosio, puntiamo su proposte concrete e aperte al contributo di tutti i cittadini.E' l'unico progetto politico che cerca di contrastare la frammentazione, fa notare il capogruppo socialista Alessandro Mancini. E visto il delicato momento abbiamo aperto subito il confronto con i consiglieri indipendenti. Tutti d'accordo sul fatto che spetta alla politica la soluzione dei problemi. Solo l'idea di un sorpasso politico da parte di fantomatici esperti, dice Vanessa D'Ambrosio, è minare la democrazia. Conferma Marina Lazzarini. " i tecnici della democrazia sono i politici". E a Civico 10 che nei giorni scorsi aveva dettato con chiarezza i presupposti per il Tavolo Riformista, il segretario del Psd ricorda che "dire ci sediamo al Tavolo solo con qualcuno fa ritornare nelle vecchie logiche della politica". Nel video l'intervista a Marina Lazzarini, PSD
Sonia Tura
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