In arrivo, a San Marino, la nuova legge sulle adozioni
Pochi, ma sostanziali, i cambiamenti apportati ad una normativa già di per se all’avanguardia dal momento che sul Titano, fin dal 1986, è stato sancito il diritto, anche per i single, di adottare un bambino. Con le nuove norme si vogliono limitare i passaggi burocratici e regolare al meglio i canali di adozione. Ma soprattutto viene eliminato l’anno di affidamento finora obbligatorio prima dell’adozione definitiva. Appena il piccolo arriva a San Marino sarà subito cittadino a tutti gli effetti. Il progetto recepisce la convenzione dell’Aia, integra la legge del ’99 e semplifica le procedure. Diventano tre i canali per poter adottare un bambino: gli enti sammarinesi come “Progetto sorriso”o quelli italiani autorizzati, la Segreteria di Stato agli affari esteri che apre i contatti con lo Stato di adozione, ma anche – ed è questa la novità – rivolgendosi direttamente all’autorità centrale del Paese del bambino. Da Palazzo Begni, in sostanza, si creerà un automatismo per il visto di transito del piccolo in Italia. La proposta di legge va incontro alle molte le persone che attendono una risposta alla loro domanda di adozione ed anche a coloro che vorrebbero adottare un bambino ma rinunciano davanti alla montagna di difficoltà da affrontare. Il trend delle adozioni è in costante crescita. A San Marino, lo scorso anno, sono stati 6 gli iter adottivi conclusi. Nel 2007 le pratiche sono diventate 12 di cui 4 concluse, 2 ancora in itinere e 6 in liste d’attesa. Sul Titano l’adozione e’ consentita ai coniugi o alla singola persona in possesso di tre requisiti: aver compiuto 25 anni, essere in grado di educare, istruire e mantenere i minori che si intendono adottare, aver superato l’età del figlio adottivo di almeno 18 anni e di non più di 45. Regole flessibili per chi intende diventare genitore ma estremamente severe quando si tratta di verificare lo stato di adottabilità, proprio per evitare ogni tipo di illecito. Tutto, a San Marino, passa attraverso il Tribunale, che si avvale del parere del Servizio Minori. Ed è importante sottolineare che la Repubblica riconosce ai genitori adottivi le stesse identiche opzioni riconosciute ai genitori naturali: come il distacco dal lavoro per maternità, l’aspettativa post-parto e il tempo parziale.
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