Artisti di strada in tutti i Castelli: approvata la legge
Maggioranza compatta, favorevole anche RF "nonostante asperità burocratiche", Libera si astiene paventando "censura e lungaggini". Ok al protocollo per accedere al prestito da 10 mln di euro della Banca di Sviluppo del CoE
San Marino ha una nuova legge che regolamenta l'attività degli artisti di strada ed anche la cosiddetta “Street Art”. L'ultima giornata di lavori del Consiglio Grande e Generale che è stata dedicata quasi interamente al Progetto di Legge sull'Arte di Strada. E' infatti stato approvato, con procedura d'urgenza e cioè con una sola lettura, coi voti della maggioranza, quelli di Repubblica Futura - che tuttavia ha fatto notare le asperità burocratiche eccessive - e con l'astensione del gruppo di Libera, nonostante l'accoglimento di cinque suoi emendamenti.
Con il Pdl, presentato dal capogruppo di “Noi per la Repubblica” Denise Bronzetti, si estende a tutto il territorio la possibilità di svolgimento delle esibizioni, nell'arco dell'intero anno, mentre precedentemente era un'attività consentita solo all'interno di eventi determinati. Ora gli artisti di strada non saranno più punibili per accattonaggio e per le loro performance potranno ricevere regolarmente libere offerte in denaro. Per poter fare arte di strada a San Marino sarà necessaria l'iscrizione ad un apposito registro e le richieste verranno valutate da un Comitato di cui fanno parte il Direttore degli Istituti Culturali, rappresentanti delle Segreterie alla Cultura, agli Interni e al Turismo, della Gendarmeria e delle Giunte di Castello.
E' proprio per questo aspetto che “Libera” non ha accordato il voto favorevole, preferendo l'astensione, perché a suo avviso il Comitato potrebbe esercitare una sorta di censura ed allungare i tempi per l'iscrizione al registro anche oltre l'estate in corso. Da parte del Governo e della maggioranza si è ribattuto che non si tratta di censura e le procedure previste consentono in realtà di attuare la legge velocemente con artisti di strada nel centro storico di Città, così come negli altri castelli, già pochi giorni dopo l'imminente entrata in vigore.
L'aula ha anche dato il via libera all'adesione ad un protocollo che consentirà l'accesso al prestito di 10 milioni di euro già accordato dalla Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa per spese sanitarie connesse all'emergenza Covid.