CONSIGLIO GRANDE E GENERALE

Assestamento di Bilancio: per l'approvazione finale restano da esaminare 18 emendamenti

Bocciate quasi tutte le proposte delle opposizioni. Due emendamenti di Dml e due di RF, ritirati e rimodulati in accordo col Governo. Nel bilancio dello stato dovrà esserci lo schema con tutte le partecipazioni in società private, nazionali ed estere

Assestamento di Bilancio: per l'approvazione finale restano da esaminare 18 emendamenti.

Sistematicamente respinti, salvo rare eccezioni, gli emendamenti delle opposizioni all'Assestamento di Bilancio, slittato dalla sessione di settembre. In mattinata bocciato il pacchetto di proposte avanzate da Repubblica Futura in tema di rifiuti, tariffe delle utenze e per la definizione di un piano per l'autonomia energetica. Nel pomeriggio, l'aula ha respinto anche tutto il pacchetto di emendamenti di RF, sulla scuola. Dibattito, molto partecipato, su quello che propone la ristrutturazione del Centro di Formazione Professionale, condiviso, in termini di principio anche da alcuni consiglieri di maggioranza. La proposta prevede che le attività scolastiche del Cfp, nel triennio per il diploma di qualifica, vengano poste sotto la competenza del dipartimento istruzione, lasciando al Dipartimento economia le attività di formazione di secondo livello. Il Segretario di Stato all'Istruzione Teodoro Lonfernini ne ha proposto il rigetto poiché sostanzialmente già integrato e quindi superato dall'emendamento 2 bis del Governo, precedentemente approvato, che estende da 8 a 11 i dipartimenti della Pubblica Amministrazione.

“Voglio credere nella buona volontà del Segretario Lonfernini e della maggioranza su questo tema” ha commentato il capogruppo di Rf Nicola Renzi, osservando che l'ora dedicata al dibattito su questo argomento, non è stata tempo perso. Altro emendamento, poi respinto, su cui si è sviluppato un partecipato dibattito, quello presentato da Rete per prevedere un trasferimento di 150mila euro all'Università, per borse di studio destinate a studiosi provenienti da paesi in guerra. Il Movimento propone di attingere 100 mila euro dal capitolo di spesa per gli eventi turistici e 50mila da quello previsto per le luminarie natalizie, che quindi verrebbe dimezzato. Il Segretario di Stato alle Finanze Marco Gatti ne ha suggerito la bocciatura, per via di complessità che sorgerebbero su impegni di spesa già presi, compreso il bando sulle luminarie. In accordo col Governo, Domani Motus Liberi ha ritirato alcuni suoi emendamenti, inerenti le procedure per la cessione di oggetti d'arte o antichi, per poi definire un testo concordato che è stato approvato e che rafforza il diritto di prelazione da parte dello Stato e l'obbligo di comunicazione alla commissione monumenti.

Stesso 'copione' per due emendamenti inizialmente proposto da RF che sono stati ritirati per essere modificati in accordo col Governo: impegnano il Congresso di Stato a predisporre nel Bilancio dello Stato uno schema con tutte le partecipazioni dirette e indirette dell'Eccellentissima Camera, in società di diritto privato ed estere. Tutte le 'partecipate' saranno inoltre tenute a depositare il bilancio in Segreteria Istituzionale. 18, a questo punto, gli emendamenti ancora da esaminare, per arrivare all'approvazione finale dell'Assestamento di Bilancio.

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