Assestamento di bilancio, RF critica l'approccio del Governo e presenta emendamenti
“Disatteso un ordine del giorno che chiamava al coinvolgimento di tutte le parti – dice Nicola Renzi – non sappiamo nel dettaglio dove si vadano a reperire i finanziamenti, non conosciamo gli emendamenti della maggioranza, sappiamo solo che la stessa maggioranza in Aula ha dichiarato di non aver intenzione di ripagare il debito, ma di rinegoziarlo in futuro”. Dichiarazioni, per Renzi, “prodrome al fallimento dell'operazione e a descriverci – dice - come un Paese da operetta”. Da Andrea Zafferani le proposte, contenute negli emendamenti presentati da RF, chiedendo di impiegare i finanziamenti per la crescita e non per coprire la spesa corrente. Si va dalla collaborazione fra pubblico e privato per infrastrutture a uso economico e turistico; alla libertà per le imprese di assumere le risorse umane che ritiene più opportune. Si chiede accesso al credito con garanzia dello Stato al 100% e, sul medio-lungo termine, la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro. Poi la digitalizzazione - per le imprese e per la PA -; e una accelerazione sulla fatturazione elettronica. Si guarda all'Italia, con la proposta delle detrazione al 110% per interventi di riqualificazione e risparmio energetico. Sul fronte della riduzione delle uscite: si chiede l'annullamento della convenzione con la Sinpar per la gestione dei parcheggi. Capitolo Carisp: si chiede che la commissione finanze possa avere voce, votando il piano industriale, dando così al Governo linee di indirizzo da portare in assemblea dei soci. Ancora, l'attivarsi con l'Italia in maniera decisa per il recupero dei crediti Delta - 200 milioni di euro - “mettendo in campo i rapporti diplomatici che – rimarca Zafferani – il Governo dice di avere e invece non ha”.