Atti intimidatori: in congresso l'esito dell'inchiesta
All’attenzione del congresso di stato le comunicazioni dei segretari agli interni e agli esteri sulla conclusione dell’inchiesta sugli atti intimidatori contro due consiglieri Dc. Con il riconoscimento della professionalita’ messa in atto dai tre corpi di polizia nel portare a termine la pista seguita. Tra l’altro, è stata proprio la reggenza la prima ad essere informata, la sera stessa, dalla gendarmeria del fermo di un sospettato. E dal segretario Francini la richiesta di porre all’attenzione dei colleghi di governo il lavoro del dipartimento di polizia che da quando e’ entrato in funzione nel 2003, con la stretta collaborazione tra Gendarmeria, Polizia civile e Guardia di Rocca, ha visto una diminuzione degli atti criminali in territorio. Il congresso torna ad affrontare anche la questione ex Saces, con la richiesta di ulteriori indagini dopo che un comitato di cittadini ha presentato ricorso contro l’attuale struttura che sta sorgendo alla Fiorina. Il governo non ha riscontrato finora irregolarità nella costruzione, che rispetta la convenzione firmata nel ’97 e la modifica al piano particolareggiato che risale al 1995. Prosegue anche l’esame sugli edifici scolastici con la segreteria al territorio e il governo chiamati a valutare la controproposta della banca agricola commerciale per il plesso di Falciano. Sulla riforma istituzionale da registrare nel pomeriggio il prosieguo del confronto della segreteria agli interni con i movimenti politici e culturali del Titano per illustrare le ipotesi di lavoro.
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