Audizione Rettore, Petrocelli: “Serve un corpo docente stabile e libera circolazione studenti e prof”
A due mesi dal passaggio in prima lettura della Legge Quadro sull'Istruzione Superiore; verso una nuova missione, a metà febbraio, della delegazione del Processo di Bologna che incontrerà proprio i commissari, si fa il punto sull'Ateneo. Prospettive ed esigenze, per indirizzare lo strumento legislativo a colmare lacune e arrivare a recepire appieno i principi dello Spazio Europeo dell'Educazione Superiore, entro fine 2023. Un Ateneo cresciuto e che ha ampliato relazioni - dice il Rettore Corrado Petrocelli, richiamando i risultati. In 8 anni, da 240 a 1100 studenti; Laurea magistrale in tutti i Corsi; accordi con Università italiane – da Bologna, alla Sapienza – per scambio di studenti e docenti. Un lavoro in silenzio nel tempo – dice - che oggi ci vede Ateneo iscritto all'Associazione Internazionale e all'Associazione Europea delle Università. Che cosa manca, allora, proprio nell'ottica del Processo di Bologna? Si ragiona sul concetto di autonomia, partendo dall'attuale sistema di elezione e nomina del Rettore, fino alla presenza della politica nel CdA. Aspetti sui quali dice Petrocelli “si po' mediare, guardando alla tradizione e alle esigenze della Repubblica”, ma non sull'autonomia gestionale e organizzativa.
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E la declina sotto due aspetti chiave: la libera circolazione tra professori e tra studenti; ancora, la formazione di un corpo docente stabile. In questa direzione, il Presidente Pasquale Valentini, auspica passi reali per arrivare ad un sistema riconosciuto, come anche il commissario Libera, Giuseppe Morganti, chiede accelerazione verso un nuovo quadro normativo; mentre le commissarie Dc, Paola Barbara Gozi, e Libera, Marica Montemaggi, - che in Ateneo lavorano - chiedono anche più servizi per gli studenti. Università che si vuole in espansione e attrattiva. Il Segretario Andrea Belluzzi sgombra il campo dai dubbi e ribadisce volerla logisticamente in zona Unesco quale “cittadella della conoscenza e del sapere”. (proprio domani presenterà l'atteso Piano di riordino scolastico). Ateneo in salute, con finanziamenti per metà pubblici e metà provati, tra rette e progetti di ricerca con realtà produttive, citando quello con Ferrari, e parternariati di eccellenza come nelle Biennali. Verso la seconda lettura, anticipa condivisione rispetto al decreto che aggiornerà lo Statuto “con una delega – dice – non per stravolgere, ma per dare le risposte che servono”.
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