L’Aula approva a larghissima maggioranza il pacchetto di legge sulla giustizia e dice basta alla reiterata ricusazione dei giudici

L’Aula approva a larghissima maggioranza il pacchetto di legge sulla giustizia e dice basta alla reiterata ricusazione dei giudici.
I provvedimenti modificano l’ordinamento giudiziario, fissano nuove procedure per l’azione di sindacato dei Magistrati e anche nuove regole per la loro ricusazione. Quella in vigore, ha ribadito l’Aula, è una norma lacunosa utilizzata negli ultimi anni per fini che sono quelli di difendersi dal processo, con il solo obiettivo di non essere giudicati. Nelle leggi che compongono il pacchetto giustizia si interviene più volte su questo punto. Nelle modifiche costituzionale si stabilisce che il Collegio Garante può decidere anche con l’intervento di uno solo dei saggi. La legge qualificata prevede invece che il magistrato ricusato può comunque proseguire nel processo, quando la ricusazione risponde, in modo evidente, solo al tentativo di allungare i tempi del giudizio. Nella legge ordinaria, sempre sullo stesso argomento, si introduce una sanzione da mille a diecimila euro nel caso la ricusazione venga rigettata o ritenuta inammissibile. Il pacchetto giustizia arriva al voto forte del lungo confronto fra maggioranza e opposizione. Un lavoro della Commissione, durato quasi due anni e poi, spiega il Segretario alla giustizia Augusto Casali, di un tavolo aperto con la partecipazione dei commissari e di tutti i capigruppo consiliari. Su questi temi maggioranza e opposizione sono sempre riusciti a muoversi di comune accordo. E questo metodo, dice il Segretario alla giustizia, deve proseguire. Infatti il tavolo andrà avanti anche su altri temi: dal potenziamento della sezione penale del Tribunale alla riorganizzazione dei corpi di polizia. E il confronto in Aula rispecchia il lavoro bipartisan. Si crea il magistrato di primo grado, eliminando le figure del Giudice Conciliatore e del Giudice Amministrativo di primo grado. Si tolgono al Consiglio dei XII le ultime attribuzioni in materia giudiziaria. Si riorganizza il Tribunale Unico, si introduce per i Magistrati l’incompatibilità a patrocinare cause di famigliari o parenti. Si interviene sui tempi per il loro reclutamento e la durata degli incarichi. Si rivedono i requisiti per la nomina del Magistrato Dirigente e la composizione del Consiglio Giudiziario in seduta plenaria.
Nel video le interviste al Segretario alla Giustizia, Augusto Casali, a Ivan Foschi, SU, Alberto Selva, Ap.

Sonia Tura

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy