In Aula il Bilancio dello Stato per il 2014. Il deficit previsto è di 16 milioni di euro
Revisione del sistema previdenziale sull'autonomia dei fondi, decurtazione dell' 1,5% su tutte le voci di spesa corrente, maggior rigore per sostituzioni, indennità, turn over, tagli del 10% alle indennità e riduzione del 10% agli straordinari. Pensionamenti obbligatori per 150 persone. Sono alcuni degli interventi previsti dal Bilancio dello Stato 2014. C'è un “collo di bottiglia” che il Paese deve attraversare. Il Segretario di Stato per le finanze sintetizza così la situazione economica della Repubblica. Il nostro stato sociale è invidiabile e vogliamo mantenerlo. Il sistema sanitario è gratuito e continuerà ad esserlo così come il sistema di istruzione e di formazione. Il governo, sottolinea Felici, ha lavorato sulla riduzione della spesa. La prima lettura registrava un disavanzo di 25 milioni di euro. Il rosso previsto ora è di 16 milioni. Ci sono una serie di impegni finanziari da rispettare, come gli interventi a sostegno di Cassa di Risparmio che prevedono una uscita di 8 milioni di euro. Un altro costo importante è il finanzamento del fondo pensionistico che, ogni anno, vede un esborso di 10/12 milioni di euro. I Segretari di Stato condividono e appoggiano gli interventi previsti mentre Mussoni invita governo e maggioranza a fare autocritica sui tempi di elaborazione delle decisioni e sulla carenza di azioni per lo sviluppo economico. Pensare di continuare a gestire riducendo e tagliando ma senza incrementare le entrate, afferma, non porterà a risultati positivi. E questa è anche la posizione della minoranza. Le opposizioni annunciano una valanga di emendamenti soprattutto, sottolineano, dedicati allo sviluppo. Il governo è accusato di procedere per interventi lineari che peseranno sui servizi e sulle fasce più deboli e di voler mettere mano all'unica risorsa ancora a disposizione: i fondi pensionistici. Manca, accusa tutta la minoranza, un idea di futuro. La maggioranza rivendica invece il coraggio dimostrato dall'inizio della legislatura: dalla spending review alla riforma fiscale, dai tagli fatti alle difficoltà che quotidianamente si presentano. Il passivo di 16 milioni, sottolinea Bene Comune, è pari alle spese obbligatorie. Sono stati recuperati 40 milioni di passivo. Si distingue Alleanza Popolare con Mario Venturini che lancia, a nome della maggioranza, un ultimatum al governo. Da gennaio, dice, si deve procedere con tagli strutturali.
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