Aula unita sull'Afghanistan: supportare la pace e i corridoi umanitari
Maggioranza d'accordo sulla verifica ma l'opposizione non ci crede. Green Pass: incertezza sul dopo 15 ottobre per sammarinesi che studiano e lavorano in Italia
Il Segretario politico di Rete Emanuele Santi ha preso per primo la parola, in apertura di seduta, per chiarire le ragioni che hanno spinto il Movimento ad avviare la verifica. “L'interrogativo – ha detto - era se per noi ci fossero condizioni per restare al Governo”. Santi ha parlato di personalismi e giochi di potere. Necessario dunque fare chiarezza. “C'era bisogno di una scossa e l'abbiamo data. Bisogna intaccare i privilegi. Il Paese ha bisogno di riforme che non possono essere rinviate. Il Movimento Rete ha scelto di fare questo Governo e ci sono tutte le condizioni di andare avanti senza tentennamenti”. Il confronto ha precisato proseguirà con il tavolo permanente.
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Sostanziale condivisione da parte di tutte le forze di Governo, in aula, a partire dal capogruppo del Pdcs Mussoni secondo il quale è addirittura aumentata la fiducia in maggioranza. Scettici su questa narrazione tutti i consiglieri di opposizione che hanno sollevato anche la questione green pass in particolare per sollecitare soluzioni sul dopo 15 ottobre per i sammarinesi che studiano e lavorano in Italia, sostenendo che in realtà ad oggi ci sono evidenti problemi di rapporti con il Governo italiano.
L'aula ha invece superato ogni divisione sull'Afghanistan: tutti i gruppi consiliari hanno sottoscritto un ordine del giorno che impegna il Congresso di Stato a supportare e sollecitare tutti gli sforzi volti a garantire la pace e la realizzazione di un processo politico unitario in Afghanistan ed anche a porre in essere ogni azione utile al fine di sostenere l’apertura di corridoi umanitari per l’accoglienza della popolazione civile in fuga dal Paese, con particolare attenzione a donne e minori.
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