Austria: il Governo Kurz ha giurato; proteste a Vienna
In piazza organizzazioni antifasciste, femministe e gruppi di studenti di sinistra. Ma i loro slogan non si sentivano all'interno del Palazzo Imperiale, la Hofburg, mentre il giovanissimo cancelliere Sebastian Kurz giurava alla presenza del Presidente della Repubblica. Un Governo che ha già fatto storcere il naso negli ambienti di Bruxelles, nonostante l'impegno dichiarato a favore dell'Unione Europea. La coalizione – costituita come noto dal Partito Popolare di Kurz, e dalla destra identitaria del Fpoe – si è infatti impegnata ad irrigidire le norme sull'asilo e sull'immigrazione, tema caldo della campagna elettorale, ribadendo la propria contrarietà al meccanismo delle “relocation”. Probabile, allora, un'intensificazione dei controlli al Brennero; ma a preoccupare maggiormente l'Italia – in questo momento – è la questione altoatesina. Un parlamentare della formazione guidata dal neo vice-cancelliere Strache, intervenendo a Bolzano - ha annunciato che “i sudtirolesi potranno richiedere la cittadinanza austriaca già nel 2018, al più tardi all'inizio del 2019”. Secondo l'esponente del Fpoe, il 98% degli aventi diritto presenteranno domanda. Situazione potenzialmente esplosiva, per Roma, visti i venti di secessione che soffiano nel Vecchio Continente. Il ministro agli esteri italiano tenta di gettare acqua sul fuoco. “Sarà una discussione da affrontare con grande delicatezza – ha detto Alfano -. Il governo si è appena insediato e ne parleremo nei termini più coerenti con la nostra storia e con la tutela di quelle nostre popolazioni che hanno sempre avuto una posizione chiara in merito”.
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