TORRACCIA

Aviosuperficie: il Governo incontra il Comitato Civico per fornire chiarimenti ma le posizioni restano distanti

Sul tavolo progetti e delibere. Canti: "Procedura espropriativa per l'allungamento della pista autorizzata dal Consiglio". Il Comitato chiede blocco dei lavori e degli espropri

Un “confronto aperto” tra i Segretari Stefano Canti, Marco Gatti e Gian Nicola Berti con il Comitato Civico Torraccia: sul tavolo i progetti relativi allo sviluppo dell'aviosuperficie, dal Piano Particolareggiato del 2018 alle procedure espropriative per l'allungamento della pista a 950 metri, fino alle ultime deliberazioni della Commissione Politiche Territoriali passando per la dichiarazione di pubblica utilità dell'area stabilita in Consiglio Grande e Generale lo scorso giugno.

I cittadini arrivano preparati, con argomentazioni forti; la delegazione di Governo intende chiarire e illustra la fase 1 d'intervento, ovvero l'asfaltatura degli attuali 670 metri; “finché non sarà perfezionata la procedura degli espropri – spiegano - non si entra sull'area interessata per l'ampliamento”. Espropri per 1,8 milioni di euro che sommati ai 3,9 milioni stanziati per pista, recinzione e consolidamento del terreno, portano ad un esborso per lo Stato di quasi 6 milioni. Messa in dubbio dai civici la valenza strategica generale dell'opera. “L'obiettivo è il ritorno turistico – la replica – insieme alla necessità di avere una finestra sul mondo”.

Ad oggi nessun dietrofront. La risposta politica è stata chiara. "Oggi - ribadisce Canti - abbiamo un progetto approvato per realizzare una pista in asfalto di 670 metri. E' in corso una procedura espropriativa che dà la possibilità di estendere fino a 900 metri. Questa procedura è stata autorizzata dal Consiglio Grande e Generale, recentemente, da tutta l'Aula - maggioranza e opposizione - proprio a dimostrazione di quanto sia importante questo tipo di infrastruttura per il territorio". 

Chiedono invece di bloccare lavori e ulteriori espropri, dal canto loro i cittadini, e mantenere la pista attuale. La partita si preannuncia lunga e agguerrita. "Sì, la nostra proposta momentaneamente è questa - conferma Cristina Fiorini, portavoce del Comitato - anche perché non c'è questo 'famoso' business plan che ci possa dire quale possa essere il rientro. Dicono che non è indispensabile perché è un discorso di sovranità e di avere uno spazio aereo ma quello lo abbiamo anche con 650 metri di pista, quindi non vediamo la necessità di continuare ad usare questi soldi pubblici. Al momento stiamo aspettando una valutazione di impatto ambientale che dicono esserci ma noi non abbiamo ancora visto e le linee guida che dovrebbero essere relative a tutto il progetto quindi fase 1 e fase 2". 

Nel video le interviste a Stefano Canti, Segretario di Stato per il Territorio e Cristina Fiorini, portavoce Comitato Civico Torraccia. 

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