BCSM: c'è chi pensa ad un nuovo assetto al vertice e ad un bando internazionale per individuare i candidati ideali
La vicenda di Banca Centrale ha dominato, come prevedibile, la seduta odierna del Congresso di Stato, che non si è limitato a prendere atto della decisione assunta dai tre alti funzionari di Banca Centrale, Mario Giannini, Andrea Vivoli e Francesco Ielpo, che hanno deciso di sospendersi spontaneamente dal Coordinamento di Vigilanza, ma ha intavolato un ragionamento più generale sul ruolo e il futuro di Banca Centrale. Il Segretario di Stato alle Finanze, Giancarlo Capicchioni, ha spiegato ai colleghi di essere stato preventivamente informato dal Presidente di Banca Centrale, Renato Clarizia, che dopo la decisione del Consiglio Direttivo ha dato comunicazione anche al Tribunale e ha ricordato la scadenza ravvicinata del mandato di Presidente e Direttore Generale, evidenziando che potrebbe rappresentare anche il momento in cui rivedere gli assetti di vertice e pensare soluzioni nuove. Un argomento che ha registrato un dibattito approfondito in seno al Governo, con visioni anche diverse. Da un lato c'è chi sottolinea l'impegno profuso fino ad ora per normalizzare il sistema bancario e finanziario sammarinese e non disdegnerebbe la continuità, dall'altro chi preferirebbe invece una soluzione più radicale, pur riconoscendo il lavoro compiuto fino ad ora, e guarda con favore ad un bando internazionale per individuare candidati in grado di portare Banca Centrale verso un processo di ulteriore apertura verso l'esterno. Se n'è parlato a lungo. Nel frattempo il Segretario alle Finanze porterà la vicenda dell'autosospensione nella prima riunione utile del Comitato per il Credito e il Risparmio, che potrebbe essere addirittura mercoledì, il giorno prima del dibattito in Consiglio Grande e Generale nel quale Capicchioni relazionerà sugli aiuti concessi agli istituti finanziari.
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