Banca Centrale e Cassa di risparmio sul tavolo del Congresso

Il tema è quanto mai delicato e al momento e diventa più difficile penetrare il muro di riservatezza innalzato dal governo. Del resto le indiscrezioni dei giorni scorsi con la diffusione dei nomi dei tre papabili prima dell'annuncio ufficiale è ritenuto un fatto grave, uno sgambetto al percorso che si avviava alla sua conclusione. C'è comunque soddisfazione per l'iter di selezione ed emerge in Congresso una certa unità d'intenti sulle procedure. Il confronto si è poi spostato in maggioranza a Palazzo Begni; la priorità è quella di portare la candidatura nel prossimo Consiglio. Non si può più rimandare, occorre uscire quanto prima con un nome. Domani si riunirà l'Ufficio di Presidenza con data e ordine del giorno della riunione parlamentare. In maggioranza si discute dunque su un calendario d'incontri con tutte le forze di opposizione, per arrivare ad una scelta che sia il più collegiale possibile. La condivisione al momento appare però lontana. Le perplessità espresse dalla minoranza rimangono tutte. Soprattutto per il mancato confronto in Commissione Finanze. Sul tavolo del Governo non solo la nomina per la presidenza di Banca Centrale, ma anche un'altra delicata questione, quella che riguarda Cassa di Risparmio. In Congresso nessuno si sbottona. Si è parlato anche dell'incontro venerdì mattina a Bologna con una delegazione del Governo della Regione per affrontare diversi temi che riguardano le due realtà.
MF

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