Che Banca! Cosi titola uno slogan pubblicitario di una nota banca italiana! Così anche da noi si potrebbe dire scorrendo i numeri degli stipendi elargiti a Banca Centrale! Pare che l’intera struttura, che ormai vede fallire ogni mese uno degli Istituti che doveva controllare, ci costi oltre 6 milioni di euro all’anno! Bazzecole, si potrebbe dire, in confronto a quanto ci costa il CONS, che supera i 5 milioni di euro, ma siamo un paese di sportivi, o come il Tribunale, che pare costi la stessa cifra, ma anche lì con tutte le rogne che scoppiano e con antichi bubboni , forse son soldi necessari. Per non dire l’ISS, il cui costo è almeno in parte giustificato, visto che anzitutto la salute, come recita un vecchio adagio e vi sono medici e persone a cui affidiamo la nostra vita. E così mentre in questi giorni vengono snocciolati i dati di quella che sarà la finanziaria 2012, ai Sammarinesi più attenti non sarà sfuggito che c’è una casta di intoccabili a cui nulla verrà tolto, a cui nulla verrà a mancare. Ai Sammarinesi basterà chiedere a chi vorranno, per sapere che ci sono persone che in 4 prendono 1 milione di euro, 4 di cui faremmo volentieri anche a meno, visti i risultati prodotti. Abbiamo gente presa da fuori che guadagna cifre che a casa loro mai prenderebbero e che invece di stare a casa, vanno pure in giro a parlar male di noi, e a sentir loro ci devono anche sopportare! Roba da matti! Abbiamo gente che guadagna più di Obama senza esserlo neanche minimamente. Abbiamo figure che con quello che guadagnano dovrebbe coprire anche enormi responsabilità che invece vengono sempre scaricate sui 10 segretari di stato del governo di turno. E così negli ultimi anni abbiamo visto il fallimento di un sistema bancario che ora che è sotto fuoco nemico, si regge e resiste solo perché la politica copre i debiti e gli ammanchi creati da altri, col beneplacito di intere categorie economiche e sindacali, silenziose, accondiscendenti , per non dire di peggio, ignare di quanto accadeva, per essere buoni. Per la prima volta ci indebiteremo e questo non è un bel segnale, ed è una tendenza che sarà difficile invertire se non troveremo il modo di fare soldi. Per far questo occorre più coraggio e rapidità, senza aspettare l’accordo con l’Italia, si può intervenire sull’iva, possiamo riappropriarci delle nostre Dogane, possiamo fissare tempi certi per chi verrà a fare impresa a San Marino, spinto dalla pressione fiscale italiana, dando loro la certezza del diritto, che ancora manca! Possiamo creare un intelligence per tenere sotto controllo chi verrà e chi vorrà venire, possiamo risparmiare tagliando gli stipendi a chi prende 300, 200 milaeuro, e altre incredibili cifre, per noi normali innimaginabili, e non credo che faremo di loro dei poveri, e nel caso, daremo loro la tessera della mensa, dove continuano ad andare a pranzo tutti a 2 euro e 30, molti dei quali per reddito percepito dovrebbero andare nei nostri ottimi ristoranti, vuoti anche per questo motivo. Potremmo anche disdire i tanti distacchi dalla PA verso il sindacato, visto che l’ultimo nato dei 3, fa egregiamente con 6 persone quello che i 2 vecchi fanno in 60. Si potrebbe cominciare a revocare licenze e concessioni governative a quelli che non pagano la concessione e le relative tasse, come previsto dagli accordi scritti. Non è credibile che ad un poveraccio insolvente sequestrino il televisore e altri non paghino debiti enormi! Questi sarebbero segnali importanti, che ci permetterebbero di far capire ai più che è vero che la crisi è internazionale, e che si dovrà lavorare di più per guadagnare meno, ma che questo avverrà per tutti veramente, senza ulteriori prese in giro.
Erik Casali - Vice Segretario Nuovo Partito Socialista
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy