"In passato - scrive Alleanza Popolare - abbiamo definito la vicenda uno scandalo di regime, nato da una vera e propria tangente di stato, utilizzata per ripianare l’acquisto di Nuova Rete. Una distrazione di vari miliardi di lire per fini impropri". La scelta dell’attuale Governo viene definita da Ap un fatto dovuto, conseguente all’impegno assunto da quello precedente. "In caso contrario - spiega - la banca avrebbe dovuto essere posta in liquidazione e lo Stato fare fronte ad un debito ben maggiore. E’ più ragionevole spendere 10 milioni e mezzo di euro - domanda AP - e rinunciare a possibili imposte per tre milioni e mezzo che comunque non avremmo incassato o chiudere la banca e pagare 22 milioni?"
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