Banche e dissesti, Santi: "Finalmente i responsabili in tribunale. Spero sia chiamato anche Confuorti"
Sotto la lente di Rete la storia finanziaria degli ultimi 20 anni raccontata nella Commissione d'Inchiesta sulle crisi bancarie
Gli anni ruggenti della piazza finanziaria, i danni al sistema e i fenomeni distorsivi - ben descritti dalla Commissione d'Inchiesta - al centro della serata di Rete “Colletti bianco-azzurri”, che per coincidenza cade a pochi giorni dal rinvio a giudizio dei vertici di Banca Cis. Sotto la lente anche l'investimento in Delta, “che da solo – ricorda Emanuele Santi - è costato al Paese 1 miliardo e due”. Vicende cadute nell'oblio dopo la relazione – afferma il Segretario, e su cui il movimento vuole riaccendere l'attenzione.
Al tavolo anche Giovanni Zonzini e Andrea Giani, che puntano il dito sulle responsabilità politiche della scorsa legislatura. Tornano su quella che definiscono la svendita del pacchetto degli NPL Delta, “uno dei grossi danni – affermano - della gestione del governo di Adesso.sm. Partita – dice Santi – su cui è necessario puntare i riflettori.
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Una serata in cui non sono mancate le domande del pubblico, con un filo conduttore: “ Chi pagherà per i danni al sistema?” Il buco a carico dello Stato ammonta ad oltre 1 miliardo e mezzo di euro. “La gente è scoraggiata - commenta Giani - ma non può essere la politica ad emettere sentenze di condanna, spetta alla Magistratura vagliare eventuali responsabilità”. “Il tribunale è stato dotato di nuovi strumenti sia a livello di leggi che di organico, ed è nelle condizioni di lavorare in maniera più serena” - rileva Santi. C'è fiducia nel nuovo dirigente, “figura di alto profilo – dicono da Rete - che fa ben sperare sulla volontà di fare chiarezza ed andare fino in fondo”. “Sono partite nuove indagini e finalmente i responsabili citati nella relazione – continua il Segretario - dovranno difendersi in tribunale. L'auspicio – conclude - è che anche il nome che manca ancora all'appello, Francesco Confuorti, sia chiamato a rispondere delle sue evidenti interferenze in questo Paese”.
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