Con una nota congiunta Rete e Mdsi tornano a parlare di banche e puntano il dito su Wafik Grais. L'attuale Presidente di banca centrale, scrivono, risultava fino a marzo 2016, amministratore di una società anonima lussumberghese di recupero crediti, la Lupercale. Il 18 aprile dello scorso anno questa società ha cambiato indirizzo ed esattamente nello stesso giorno e allo stesso indirizzo si sono trasferite anche la Leiton holding e la Gleinor holding. Nomi familiari, sottolinea Dim, perchè sono le due società anonime proprietarie della sammarinese Banca Partner, che a sua volta è proprietaria del Cis. Tutte società i cui beneficiari effettivi sono Marino Grandoni e Daniele Guidi. Casualtà, prosegue la nota, è anche che Grais non abbia inserito nel suo curriculum il ruolo di amministratore della Lupercale e che abbia vinto il bando per la presidenza di Banca Centrale nonostante non rispettasse i requisiti richiesti, tra cui quello della conoscenza delle lingua italiana. Senza contare, concludono Rete e Mdsi, che i vertici dell'istituzione che dovrebbe controllare il rispetto delle regole sono i primi a non rispettare quelle sammarinesi, in particolare quella che stabilisce un tetto da 100mila euro sugli stipendi.
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