A settembre riferivamo del bando internazionale per la realizzazione in zone specifiche del Centro Storico di opere strategiche e prioritarie come alberghi, centri benessere e parcheggi. Lo Stato avrebbe messo a disposizione l'area, l'investitore il capitale. Per verificarne la capacità economica, si chiedeva il versamento di 50 milioni nel circuito bancario sammarinese o la somma necessaria alla sistemazione dell'opera prevista. Iniziativa che aveva però fatto gridare allo scandalo l'opposizione, con Libera che accusava l'Esecutivo di voler svendere porzioni del paese, minacciando di ricorrere a referendum.
In Consiglio, il Segretario al Territorio Stefano Canti riferisce che le due istanze che hanno risposto al bando sono manifestazioni d'interesse, dato che non hanno depositato il finanziamento previsto. “Nessuno si è comprato San Marino”, si rallegra Giuseppe Morganti. Due domande sarebbero quindi arrivate senza soddisfare tutti i requisiti richiesti. Ne parlerà in maniera più approfondita lunedì il Congresso.