Bcsm: le perplessità dei sindacati

No al trasferimento dei dipartimenti di esattoria e tesoreria da BCSM alla pubblica amministrazione, peraltro già in corso con almeno una ventina di trasferimenti già predisposti. Nell’incontro con il governo su Banca Centrale i sindacati ne fanno una questione di metodo ribadendo il passaggio fondamentale della concertazione prima di ogni decisione, ma entrano anche nel merito ed in particolare sull’opportunità di una scelta organizzativa che andrebbe a compromettere la terzietà del comparto  e le professionalità al suo interno.
Perplessità anche sull’ipotesi di accorpamento di Aif a Banca Centrale, con conseguente limite di una autonomia che porterebbe ad “esporre il paese - temono i sindacati- a ripercussioni negative da parte degli organismi internazionali”. Per quel che riguarda lo Statuto, rimostranze sull’ipotesi di poteri rafforzati al Direttore Generale, molto difficili da controbilanciare. Sull’ipotesi dei tagli occupazionali infine, che secondo la relazione si aggireranno attorno alle 14 unità, i sindacati invocano la garanzia occupazionale e mettono in fila tutti i passaggi che la legge prevede prima dei tagli.

Gli incontri proseguiranno nelle prossime settimane, così come proseguirà il confronto  sul Piano di Stabilità, sul quale le parti sociali rilevano le molte incognite e chiedono, entrando nel merito del sistema bancario, un quadro più chiaro su tutte le scelte che coinvolgono Carisp e la gestione degli NPL derivanti dal gruppo Delta. Tra gli interrogativi del sindacato molti ruotano sulla scelta del Governo di passare dall’annunciata gestione publica sammarinese degli NPL all’attuale privata.
Sui temi dello Sviluppo infine, al quale è dedicato uno dei sei sottotavoli che verranno, la CSU ha  organizzato per la fine di aprile cinque assemblee con lavoratori e pensionati, per valutare eventuali iniziative di mobilitazione e di protesta 

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