Beccari: "Il deficit è sotto controllo. Obiettivo pareggio nei prossimi due esercizi"
Il Consiglio chiude con tre giorni di anticipo. Prima di entrare a Palazzo, consiglieri e Segretari di Stato si sono sottoposti a tampone, con verifiche all'ingresso sui certificati Covid. Si trova la quadra su diversi articoli, compresa la stabilizzazione nel Settore Pubblico Allargato, che dovrà avvenire entro il 31 dicembre del 2022. Il Governo rinvia ad una delega togliendo quei parametri che bypassavano – per la minoranza - la contrattazione con le parti sociali.
C'è l'accordo anche sull'Ecobonus: passa la proposta di Libera di aumentare da 5 a 15 gli anni di detrazione, nella speranza che le nuove modifiche rendano lo strumento appetibile a tutti. Approvato inoltre l'incentivo per il doppio salto di classe energetica. Gli animi si scaldano, invece, sul trasferimento dell'ufficio filatelico e numismatico sotto Poste Spa. Nel mirino le forze di maggioranza che avevano promesso in campagna elettorale di rendere le poste pubbliche, mentre ora - accusa l'opposizione - si accorpa addirittura nel privato. Ma è sull'Azienda dei Servizi che si anima il dibattito. Adele Tonnini, guardando al bilancio in perdita, si interroga sul Direttore, e paventa rischi di privatizzazione. Parole che mettono in allarme Libera, con Matteo Ciacci che chiede a Rete di interrompere la caccia alle streghe e fare mea culpa. I problemi nell'Azienda, per Renzi, sono peggiorati con il nuovo cda, il cui Presidente – ricorda - è espressione proprio di Rete. Interviene anche Matteo Zeppa, che invita la politica a fare le opportune valutazioni sull'Azienda, che chiude per la prima volta in deficit di cinque milioni. La Finanziaria viene infine approvata con un astenuto in maggioranza e il voto contrario di RF e Libera, che puntano il dito contro un Governo che continua a coprire il disavanzo con i debiti.
Luca Beccari, che ha sostituito il collega alle Finanze positivo al Covid, al netto delle critiche rimarca l'atteggiamento costruttivo dell'opposizione. “Inizieremo nel 2022 a lavorare alle riforme”. La Finanziaria “riflette dati economici in ripresa. L'obiettivo del Governo è portare il bilancio in pareggio nei prossimi due esercizi. Non è impossibile da raggiungere”. Riguardo al debito “è necessario per garantire livelli di liquidità e tiene conto di un bilancio che viene da decenni di deficit, che deve essere finanziato a prescindere”. Beccari poi rassicura: “Il deficit è sotto controllo. E può ridursi ulteriormente. Ci sono i margini per far sì che con una buona gestione amministrativa, scommettendo anche sulle performance di crescita che ci dà il Fondo Monetario, si possano avere dati di entrata migliori di quelli rappresentati in Bilancio”.
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