Grazie agli interventi strutturali deli ultimi anni e all’impegno di questi mesi, San Marino Bene Comune ha portato il deficit di Bilancio ad un valore tecnico prudenziale al di sotto dei 14 milioni di €, con l’intendimento, in sede di consuntivo - anche per l’effetto delle entrate tributarie, al consolidamento della ripresa economica e ad ulteriori interventi di risparmio sulla spesa pubblica – di giungere al pareggio.
Un pareggio che consentirà di ridimensionare anche il clamore e la demagogia delle opposizioni sulla questione dell’accensione del mutuo a pareggio per la copertura del spesa pubblica già sostenuta. San Marino, quindi, sta tornando alla normalità, ed uno dei segni più evidenti di questa trasformazione è proprio la sostenibilità e l’equilibrio del Bilancio.
Rispetto agli anni scorsi, la Legge di Bilancio 2015 - senza imposte straordinarie e altri interventi programmatici che avevano caratterizzato i previsionali del passato – ha consentito un dibattito più sereno e proficuo sull’articolato.
Uno degli elementi qualificanti della legge è stata la scelta di stanziare 30 milioni di € su tre anni, per la realizzazione di opere infrastrutturali utili al rilancio economico del Paese e del comparto edile con tutto il proprio indotto.
La progressiva riorganizzazione degli Enti e della Pubblica Amministrazione ha consentito di effettuare minori stanziamenti da parte dello Stato, ed in Finanziaria è presente un dispositivo specifico che intensifica l’azione di contenimento della spesa, inserendo anche una clausola di salvaguardia, utile ad una verifica a metà anno dei risultati delle spesa.
Al fine di far fronte al momentaneo problema della liquidità è stata prevista la possibilità di reperire finanziamenti da parte degli Istituti bancari sammarinesi, resasi possibile proprio grazie all’equilibrio di bilancio.
Sono stati effettuati stanziamenti a favore della riqualificazione degli edifici, con particolare attenzione agli interventi riguardanti il risparmio energetico e gli investimenti su sistemi ad energia pulita.
E’ stata confermata ed aumentata l’imposta sui beni di lusso, al fine di attingere risorse laddove maggiore sono le possibilità economiche.
Anche per quest’anno è stata confermata la possibilità del prepensionamento per coloro che hanno 59 anni e almeno 40 anni di contribuzione, con la volontà di creare un progressivo ricambio generazionale ed inserire forze nuove e qualificate nella pubblica amministrazione, definendo un tasso di sostituzione del 35%, che già lo scorso anno ha portato alla diminuzione di circa 200 dipendenti pubblici con un risparmio di circa 5 milioni di €. Un intervento esteso anche ai dipendenti privati, utile a creare nuova domanda di lavoro.
Durante il confronto in Aula si è registrato un momento di tensione tra Maggioranza ed Opposizione sulla scelta di modificare le indennità per malattia, mirata a dare maggiori garanzie a coloro che ne ricorrono per reale bisogno e a ridurne l’accesso in caso contrario.
A questo proposito, l’uscita dall’Aula dei Consiglieri di Rete - dopo aver formulato accuse non degne di essere ripetute - è stata ritenuta del tutto immotivata, considerando come tale intervento abbia aumentato l’indennità nei casi riguardanti l’infortunio sul lavoro e le malattie di maggior gravità, come quelle degenerative ed oncologiche, confermando l’attenzione della Maggioranza sulle reali necessità di cura. Una scelta, quella di Rete che, comunque, non ha interrotto i lavori alla Legge Finanziaria che è proseguita con un proficuo dibattito tra la Maggioranza ed il resto dell’Opposizione, su quasi metà dell’articolato.
In particolare, è stato concordato un emendamento condiviso con tutta l’Aula sulla Smac Card che ha aumentato lo stanziamento per migliorarne il funzionamento, implementare un nuovo sistema di scontistica, abbattere gli oneri di acquisto e attivazione attualmente a carico degli esercenti, disciplinare rimborsi in favore delle persone fisiche appartenenti alla PA e agli Enti Pubblici, da liquidarsi direttamente sulla Smac, al fine di potenziarne l’uso come moneta elettronica, per le spese in territorio.
Positivo l’accordo tra Maggioranza ed Opposizione anche sulla necessità di realizzazione di un Piano Pluriennale per gli investimenti, ritenuto da tutta l’Aula necessario per una politica di sviluppo condivisa e capace di offrire una prospettiva di crescita a medio-lungo termine per il Paese, e per il finanziamento del quale sono stati indirizzati anche i proventi derivanti dalle confische.
Anche rispetto alla questione della vendita dei frustoli l’Aula Consiliare è giunta ad una mediazione costruttiva che garantirà a Maggioranza ed Opposizione la valutazione congiunta di tutti i beni immobili da porre in vendita, prima di giungere in Consiglio Grande e Generale per la votazione definitiva, che richiede 40 voti favorevoli.
Sul delicatissimo tema che riguarda la trasparenza delle partecipazioni bancarie, Maggioranza e parte dell’Opposizione hanno condiviso e concordato con voto palese un emendamento alla Legge di Bilancio che consentirà ad ogni Membro del Consiglio Grande e Generale di venire a conoscenza dei beneficiari effettivi, pur mantenendone responsabilmente la riservatezza rispetto all’esterno.
Una linea comune è stata assunta dall’Aula anche riguardo alle detrazioni IGR per i figli maggiorenni disoccupati che vivono con la propria famiglia d’origine e all’opportunità di celebrare i matrimoni civili anche in sedi diverse da quelle attuali per il particolare valore che possono avere dal punto di vista turistico.
La distensione del clima in Consiglio Grande e Generale ha consentito un confronto più costruttivo tra Maggioranza ed Opposizione e ha portato all’approvazione della Legge di Bilancio Previsionale 2015 con una più ampia condivisione, in molte sue parti. L’auspicio della Coalizione San Marino Bene Comune è che, anche per i prossimi mesi, questa modalità di lavoro, che avvalora l’apporto di tutte le forze politiche, possa continuare per un sempre più proficuo risultato per la nostra Repubblica.
Comunicato stampa Coalizione San Marino bene Comune
Un pareggio che consentirà di ridimensionare anche il clamore e la demagogia delle opposizioni sulla questione dell’accensione del mutuo a pareggio per la copertura del spesa pubblica già sostenuta. San Marino, quindi, sta tornando alla normalità, ed uno dei segni più evidenti di questa trasformazione è proprio la sostenibilità e l’equilibrio del Bilancio.
Rispetto agli anni scorsi, la Legge di Bilancio 2015 - senza imposte straordinarie e altri interventi programmatici che avevano caratterizzato i previsionali del passato – ha consentito un dibattito più sereno e proficuo sull’articolato.
Uno degli elementi qualificanti della legge è stata la scelta di stanziare 30 milioni di € su tre anni, per la realizzazione di opere infrastrutturali utili al rilancio economico del Paese e del comparto edile con tutto il proprio indotto.
La progressiva riorganizzazione degli Enti e della Pubblica Amministrazione ha consentito di effettuare minori stanziamenti da parte dello Stato, ed in Finanziaria è presente un dispositivo specifico che intensifica l’azione di contenimento della spesa, inserendo anche una clausola di salvaguardia, utile ad una verifica a metà anno dei risultati delle spesa.
Al fine di far fronte al momentaneo problema della liquidità è stata prevista la possibilità di reperire finanziamenti da parte degli Istituti bancari sammarinesi, resasi possibile proprio grazie all’equilibrio di bilancio.
Sono stati effettuati stanziamenti a favore della riqualificazione degli edifici, con particolare attenzione agli interventi riguardanti il risparmio energetico e gli investimenti su sistemi ad energia pulita.
E’ stata confermata ed aumentata l’imposta sui beni di lusso, al fine di attingere risorse laddove maggiore sono le possibilità economiche.
Anche per quest’anno è stata confermata la possibilità del prepensionamento per coloro che hanno 59 anni e almeno 40 anni di contribuzione, con la volontà di creare un progressivo ricambio generazionale ed inserire forze nuove e qualificate nella pubblica amministrazione, definendo un tasso di sostituzione del 35%, che già lo scorso anno ha portato alla diminuzione di circa 200 dipendenti pubblici con un risparmio di circa 5 milioni di €. Un intervento esteso anche ai dipendenti privati, utile a creare nuova domanda di lavoro.
Durante il confronto in Aula si è registrato un momento di tensione tra Maggioranza ed Opposizione sulla scelta di modificare le indennità per malattia, mirata a dare maggiori garanzie a coloro che ne ricorrono per reale bisogno e a ridurne l’accesso in caso contrario.
A questo proposito, l’uscita dall’Aula dei Consiglieri di Rete - dopo aver formulato accuse non degne di essere ripetute - è stata ritenuta del tutto immotivata, considerando come tale intervento abbia aumentato l’indennità nei casi riguardanti l’infortunio sul lavoro e le malattie di maggior gravità, come quelle degenerative ed oncologiche, confermando l’attenzione della Maggioranza sulle reali necessità di cura. Una scelta, quella di Rete che, comunque, non ha interrotto i lavori alla Legge Finanziaria che è proseguita con un proficuo dibattito tra la Maggioranza ed il resto dell’Opposizione, su quasi metà dell’articolato.
In particolare, è stato concordato un emendamento condiviso con tutta l’Aula sulla Smac Card che ha aumentato lo stanziamento per migliorarne il funzionamento, implementare un nuovo sistema di scontistica, abbattere gli oneri di acquisto e attivazione attualmente a carico degli esercenti, disciplinare rimborsi in favore delle persone fisiche appartenenti alla PA e agli Enti Pubblici, da liquidarsi direttamente sulla Smac, al fine di potenziarne l’uso come moneta elettronica, per le spese in territorio.
Positivo l’accordo tra Maggioranza ed Opposizione anche sulla necessità di realizzazione di un Piano Pluriennale per gli investimenti, ritenuto da tutta l’Aula necessario per una politica di sviluppo condivisa e capace di offrire una prospettiva di crescita a medio-lungo termine per il Paese, e per il finanziamento del quale sono stati indirizzati anche i proventi derivanti dalle confische.
Anche rispetto alla questione della vendita dei frustoli l’Aula Consiliare è giunta ad una mediazione costruttiva che garantirà a Maggioranza ed Opposizione la valutazione congiunta di tutti i beni immobili da porre in vendita, prima di giungere in Consiglio Grande e Generale per la votazione definitiva, che richiede 40 voti favorevoli.
Sul delicatissimo tema che riguarda la trasparenza delle partecipazioni bancarie, Maggioranza e parte dell’Opposizione hanno condiviso e concordato con voto palese un emendamento alla Legge di Bilancio che consentirà ad ogni Membro del Consiglio Grande e Generale di venire a conoscenza dei beneficiari effettivi, pur mantenendone responsabilmente la riservatezza rispetto all’esterno.
Una linea comune è stata assunta dall’Aula anche riguardo alle detrazioni IGR per i figli maggiorenni disoccupati che vivono con la propria famiglia d’origine e all’opportunità di celebrare i matrimoni civili anche in sedi diverse da quelle attuali per il particolare valore che possono avere dal punto di vista turistico.
La distensione del clima in Consiglio Grande e Generale ha consentito un confronto più costruttivo tra Maggioranza ed Opposizione e ha portato all’approvazione della Legge di Bilancio Previsionale 2015 con una più ampia condivisione, in molte sue parti. L’auspicio della Coalizione San Marino Bene Comune è che, anche per i prossimi mesi, questa modalità di lavoro, che avvalora l’apporto di tutte le forze politiche, possa continuare per un sempre più proficuo risultato per la nostra Repubblica.
Comunicato stampa Coalizione San Marino bene Comune
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