Berlusconi e Bossi escludono il voto anticipato

Lo spettro delle elezioni anticipate e il duello tra Fini e Berlusconi dominano la cronaca politica in Italia. Dal Forum sulla democrazia in Russia, il Presidente del Consiglio Berlusconi ha ribadito con forza che il Governo andrà avanti per tre anni. E ha lanciato una frecciata a Fini definendo i problemi degli ultimi mesi come questioni tra professionisti della politica che vogliono avere la propria “aziendina.” Esclude elezioni anticipate anche il Presidente del Senato Schifani, a meno che non ci siano situazioni e circostanze irreversibili. “Sarebbe un trauma”, ha detto. Interpellato sulla richiesta avanzata da esponenti del Popolo della Libertà di destituire Gianfranco Fini, Schifani ha spiegato che per regolamento e costituzione il Presidente della Camera non è sfiduciabile. Umberto Bossi ha infine abbandonato gli intenti bellicosi dei giorni scorsi dichiarando fedeltà a Berlusconi, durante la cerimonia dell’ampolla con l’acqua del Po e anche Fini ha dichiarato che la legislatura andrà avanti. Tra i banchi dell’opposizione, invece, i rappresentanti di Partito Democratico, Comunisti Italiani e Rifondazione, sono stati impegnati in giornata a smentire l’ipotesi di un’alleanza in caso di voto, ventilata dal Corriere della Sera.

Corrado Ravaioli

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