"L'ex premier italiano Silvio Berlusconi è stato espulso dal Senato". La notizia della decadenza del Cavaliere fa in una manciata di minuti il giro del mondo e irrompe come "breaking news" sui siti dei principali media internazionali: dalla Bbc al Wall Street Journal, dalla tedesca Faz allo spagnolo El Pais. Non approvando i nove ordini del giorno presentati contro le conclusioni della giunta per le elezioni del Senato, l’assemblea di Palazzo Madama ha decretato l’ineleggibilità di Berlusconi che perde pertanto lo status di parlamentare e che sarà presto sostituito dal primo dei non eletti nella regione Molise, Salvatore Di Giacomo che entrerà nel gruppo degli alfaniani e sosterrà il governo Letta. Tra coloro che hanno cercato di non arrivare, oggi, al voto decisivo c’è anche Pier Ferdinando Casini che è intervenuto con una proposta di sospensiva in attesa del rinvio alla Corte di Cassazione dei nuovi termini dell’interdizione previsti come pena accessoria alla condanna a 4 anni di reclusione. «Non possiamo - ha detto il leader centrista - liquidare la storia di 20 anni come un evento criminale». Siamo pronti alla morte, ha esordito Berlusconi nel suo comizio davanti ai manifestanti venuti a sostenerlo nel giorno della sua decadenza da senatore. E' un giorno amaro e di lutto per la democrazia", ha affermato. Accuse durissime alla magistratura: “credeva di aprire la strada al governo della sinistra, poi siamo scesi in campo noi” e agli avversari politici “è un giorno che avevano aspettato da vent'anni e sono euforici. Ma noi siamo qui”. La sentenza ha detto “grida vendetta davanti a Dio e agli uomini! Hanno calpestato la legge per farmi decadere”.
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