Berlusconi e Napolitano a colloquio: al centro la crisi dei mercati e il rimpasto di governo
La manovra approvata a tempo di record dal Parlamento non supera la prova dei mercati. Piazza Affari è poco convinta dalla prova di responsabilità dimostrata soprattutto dall’opposizione dopo l’appello del presidente Napolitano, che oggi ha ricevuto Berlusconi al Quirinale. Al centro dell’incontro di un’ora tra il capo dello Stato ed il presidente del Consiglio, appunto, gli effetti della manovra con possibili ulteriori misure per placare la crisi. A partire dai tagli ai costi della politica. Domani i questori di Camera e Senato potrebbero intervenire sulle pensioni dei parlamentari, che per il Pd vanno calcolate con il sistema Inps, come per tutti i lavoratori. Ma al Quirinale si è parlato anche del rimpasto di governo in vista delle dimissioni di Alfano, che lascerà il ministero della Giustizia per dedicarsi solo al Pdl. Dimissioni che determineranno sicuramente effetti ulteriori sull’Esecutivo: va infatti nominato anche il ministro delle Politiche europee, e Napolitano potrebbe intervenire pesantemente sul premier come già ha fatto per la manovra. Berlusconi esclude ogni ipotesi di proprie dimissioni. Forte di una maggioranza ulteriormente allargata, lavora ad una riforma istituzionale. Ma sul governo le ombre sono tante. Dalla mozione di sfiducia dell’opposizione al ministro Romano al caso di Alfonso Papa, il deputato di cui viene chiesto l’arresto che la Lega intende concedere ma Berlusconi no. Dal decreto sui rifiuti in Campania, su cui il Carroccio intende votare contro, fino a possibili nuovi guai giudiziari per Tremonti, di cui, pur senza conferme ufficiali, in tanti parlano a Montecitorio. Per questo Casini dall’Udc reclama un “governo di responsabilità”.
Da Roma Francesco Bongarrà
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