Bilancio 2014. Confronto a distanza sugli emendamenti
“Ho ascoltato critiche rituali e reiterate. Forse qualcuno ha letto lo stesso intervento di un anno fa”. Così il Segretario alle finanze replica al lungo dibatitto che, come sempre, caratterizza il Bilancio dello Stato. Soprattutto, aggiunge Felici, ho ascoltato posizioni che non ci possiamo più permettere.” Si dice preoccupato, il responsabile delle finanze, perchè il versante sviluppo viene usato dall'opposizione per non parlare del resto, per non avere – dice - “il coraggio e la responsabilità di prendersi carico delle proposte.” E traccia una sorta di vaso comunicante: siccome è scomodo parlare dei tagli allora la si butta sulla questione dello sviluppo. Felici ripete che i posti di lavoro non si creano per decreto e smentisce ogni slittamento sull'Iva. Dal 2 gennaio, assicura, inizieremo il confronto sul nuovo modello di imposte indirette. Tutta la minoranza indica proprio nello sviluppo, il grande assente di questo Bilancio e definisce i tagli lineari “il colpo di coda della riforma fiscale”. Le opposizioni citano la relazione della commissione di controllo della finanza pubblica che sottolinea come il trend del disavanzo rischia di minare la sopravvivenza. E, soprattutto, puntano il dito sul Segretario agli esteri e sul mancato riferimento rispetto all'uscita di San Marino dalla black list italiana. La maggioranza replica con i numeri. Nel 2008 i costi erano per 380 milioni, oggi sono 319. I trasferimenti sono scesi da 184 milioni a 130. E sullo sviluppo le idee ci sono puntualizza il segretario della dc. Se qualcuno anche nella maggioranza non l'ha capito, afferma Gatti senza citare Mussoni, mi dispiace. Bene Comune anticipa un intervento strutturale per la pubblica amministrazione. Servono accorpamenti e vanno riviste le fasce retributive. Aspetti non più rinviabili, assicura la maggioranza, che entro la primavera devono trovare attuazione. Adesso tocca all'esame dell'articolato. Il Consiglio tornerà a riunirsi alle 20. Il pomeriggio maggioranza e opposizioni lo dedicheranno a valutare l'uno gli emendamenti dell'altro.
Sonia Tura
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