Sono sempre i conti dello Stato al centro della scena politica del Titano. 5 giorni di convocazione, spalmati in due settimane, per il Consiglio Grande e Generale che vedranno l’Aula confrontarsi sui contenuti del bilancio previsionale 2011. L’obiettivo, ha anticipato il Segretario per le finanze, è la riduzione del deficit dagli attuali 71 milioni a 39 milioni di euro. In arrivo misure straordinarie, come l'addizionale sull'Igr e l'imposta sulle pensioni superiori ai 2.500 euro. Unanime il giudizio della minoranza: una finanziaria blindata che mette le mani in tasca ai cittadini in maniera pesante e indiscriminata. La maggioranza replica sottolineando che il bilancio si inserisce in un progetto di sviluppo. Ci sono nuove tasse ed entrate straordinarie ma si tratta di misure una tantum per contenere il deficit. Le condizioni per attrarre nuove imprese e investimenti ci sono, assicurano, ma molti fattori devono giocare insieme, compresa la normalizzazione dei rapporti con l'Italia. Anche per la politica sono previsti tagli: del 5% per il finanziamento ai partiti, del 10% su compensi, gettoni e rimborsi degli organi istituzionali, consiglieri compresi, degli organi di amministrazione degli enti autonomi, della Guardia del Consiglio, della milizia, della banda militare. Per il sindacato la manovra non compie alcuna scelta di politica economica e non sostiene la ripresa dello sviluppo del paese. No anche all’ipotesi di prelievo sulle pensioni. "Vanno tassati i grandi patrimoni - ripete la CSU - le concentrazioni immobiliari e i beni voluttuari come le grosse auto. Stop al contributo dello Stato ai fondi pensioni di artigiani e commercianti". "Nel 2010 - ricorda - altri 13 milioni di euro sono stati presi dal bilancio pubblico".
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