Il bilancio dello Stato è stato approvato con 30 voti a favore, 25 contrari, una astensione e un non votante
Non era mai capitato, di vedere il Consiglio riunito per oltre 32 ore filate. E non capita mai di vedere un confronto serrato, critico, spesso anche duro, concludersi tra la commozione degli antagonisti e l’applauso dell’Aula. E’ l’epilogo della finanziaria 2011. Non ci sono state le classiche dichiarazioni di voto. L’opposizione ha ribadito la propria contrarietà al bilancio ma tutti hanno ringraziato il Segretario di Stato alle finanze per avere avuto una grande pazienza. La finanziaria, hanno detto i capigruppo di minoranza, è stata una bella occasione di confronto, piena di contenuti e, ha aggiunto Claudio Felici, anche con diverse soddisfazioni. "Prendo atto - ha detto - dei punti in cui c’è stata una corrispondenza. Penso che questi segni di vicinanza possono dare ai sammarinesi l’idea che qualcuno cerca di lavorare per il Paese". "Grazie alla mia maggioranza - risponde Pasquale Valentini - e grazie all’atteggiamento avuto dall’opposizione, nei miei confronti. Nel lavoro fatto c’è stato grande rispetto". "Nei momenti difficili - aggiunge Nicola Selva degli Eps - emergono valori che vanno oltre la solita politica". Insomma l’Aula ha scritto una pagina diversa in questa sessione consiliare contrassegnata da scontri durissimi, in primis sulla nomina del Presidente di Banca Centrale e dallo sciopero generale. Questa volta il Patto serra le fila e non fa mancare i voti annunciati, compresi quelli degli Eps che avevano anticipato la loro astensione. L’opposizione aveva individuato quattro macro aree su cui intervenire: dalla richiesta di adesione all'Unione Europea all'adozione unilaterale dello scambio di informazioni sul modello Ocse, all’introduzione dell’Iva. Sarà il Patto - ha accusato - ad assumersi per intero la responsabilità del gravissimo deterioramento della finanza pubblica, di quella privata e dell’economia. La maggioranza replica sottolineando che, in uno dei momenti più difficili dal dopoguerra ad oggi, mentre gli altri Paesi licenziano i lavoratori, inaspriscono le tasse, tagliano i servizi e lo stato sociale, San Marino affronta la crisi contenendo gli interventi fiscali, senza licenziamenti e salvaguardano il proprio stato sociale. Nel video l'intervista al Segretario di Stato per le Finanze, pasquale Valentini.
Sonia Tura
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