Bilancio: Eva Guidi, "ripartire dal concetto di fiducia"; opposizione "legge preparatoria all'indebitamento estero"

Corre via veloce, con i suoi 129 articoli, la legge sulla protezione dei dati personali approvata – si rallegra il segretario agli Interni - “in tempi celeri inaspettati”. Trova poi tutti d'accordo il decreto sul Fondo Straordinario di tutela dalle frodi finanziarie. La lunga maratona del bilancio apre quindi in anticipo sulla tabella di marcia, a due giorni dallo sciopero generale. Il Segretario alle Finanze ribadisce l'importanza del pareggio e richiama al concetto di fiducia, da cui ripartire. Punta poi i riflettori sul potenziamento dell'attività di controllo con l'utilizzo più razionale delle banche dati. “Tutti – dice – devono fare la loro parte”. Sui tagli agli stipendi, si rammarica non sia stata trovata una soluzione condivisa ma fa presente che lo Stato ha deciso “anche in rispetto delle parti sociali e del valore della contrattazione, di fare un passo indietro”. Dalla maggioranza non mancano critiche ai sindacati, che alimentano un clima di lotta sociale che rischia di sfociare - avverte Michele Muratori - “in continue barricate a tutela dello status quo”. Per Simone Celli “impossibile un bilancio previsionale migliore” e attacca le “posizioni catastrofiste di opposizioni e parti sociali, smentite – dice – dai dati macroeconomici ”. Fa poi autocritica: “governo e maggioranza – afferma - sono colpevolmente in ritardo sulle riforme”. Sulla stessa linea Pierluigi Zanotti. “Il paese – afferma - non è sull'orlo del baratro. Stiamo risalendo” e chiede al Governo maggiore decisione, velocità e un atteggiamento costante di ascolto e rispetto verso tutti gli attori sociali. Sulle pensioni, “ è dovere di tutti – rimarca- non dimenticare la solidarietà intergenerazionale”. Per l'opposizione nel bilancio mancano idee e progettualità. “Facile il pareggio – attacca Alessandro Cardelli – con risorse del fondo pensioni”. Il problema vero, per la dc, è aumentare il gettito, e punta il dito contro l'assenza di investimenti pubblici. “In questa legge – rincara la dose Denise Bronzetti - non c'è alcuna risorsa destinata al rilancio economico. Il tanto decantato equilibrio di bilancio è un bel sogno con un debito di oltre 800 milioni. E non c'è nessun intervento – aggiunge - per il ripristino delle riserve di liquidità.
“Il paese ha perso. Negli articoli solo tagli – commenta Davide Forcellini - e nessun investimento che ci dia la speranza di ripartire” mentre per Iro Belluzzi la legge di bilancio è preparatoria alla richiesta dell'indebitamento estero. Ne è convinto anche Tony Margiotta che parla di bilancio che crea sfiducia ed impoverimento della cittadinanza, di intervento iniquo sulle pensioni. “Per assurdo – fa notare – quelle alte sono meno tassate. Non posso accettare – continua - che si decida di intervenire su lavoratori e pensionati senza un coinvolgimento vero di tutti gli attori in causa. “Siamo consapevoli del disagio e del contrasto nel rapporto con il sindacato – afferma Guerrino Zanotti - “diamo valore e peso alle sue decisioni tanto che ci siamo presi l'impegno di trovare tutte le soluzioni necessarie al tavolo per il rinnovo del contratto di lavoro. Non deve essere letto come una provocazione, l'intento del governo è aprire il dialogo con le organizzazioni sindacali. A quel tavolo giochiamo a carte scoperte, l'obiettivo è dichiarato: il contenimento della spesa corrente”.
“Siamo in un contesto di forte fragilità, dobbiamo riconsolidare le basi per potere poi costruire il futuro e quindi lo sviluppo” - dice il Segretario alla Sanità. Uno dei punti critici è il sistema previdenziale e Franco Santi invita a lavorare insieme “per riscrivere regole non semplici da digerire”.

MF

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